Chi ci curerà?

Essendo il settore particolarmente delicato per le sue implicazioni nella vita delle persone, viene il dubbio che le esigenze della ricerca possano sposarsi con quelle del mercato e della finanza: gli azionisti delle grandi aziende farmaceutiche richiedono infatti che il denaro investito venga fatto fruttare. La ricerca di risultati brillanti ogni 3-6 mesi è la loro priorità, dal momento che non sono enti benefici.

L’analisi dei migliori e peggiori comparti inclusi nell’area azionari settoriali vede il fondo Pictet Funds (Lux) Biotech in vetta alla classifica nella settimana che va dal 3 al 10 luglio con una performance positiva del +4,5%.
Il comparto, lanciato nel luglio 2004, gestisce un patrimonio di 212,5 mln di euro e ha registrato una performance YTD positiva +5,4% contro una performance a 3 anni del 11,7%.
Il benchmark di riferimento è il Nasdaq Biotechnology Index.

Il comparto investe in azioni o in titoli analoghi di società biofarmaceutiche di tipo medicale con un profilo particolarmente innovativo. Il comparto investirà almeno i due terzi degli attivi totali/patrimonio totale in azioni di società attive in questo settore. In termini geografici, l’universo di investimento del comparto non è ristretto a una particolare zona.

Tuttavia, in virtù del carattere particolarmente innovativo dell’industria farmaceutica in Nord America e nell’Europa occidentale, la maggioranza degli investimenti sarà effettuata in quest’area. Al fine di trarre vantaggio da progetti particolarmente innovativi in ambito medicale, il comparto potrà investire al massimo il 10% del patrimonio netto in “Private Equity” e/o in titoli non quotati. Il comparto deterrà un portafoglio diversificato che sarà composto, entro i limiti delle restrizioni all’investimento, da titoli di società quotate. Tali titoli potranno essere, in particolare, azioni ordinarie, privilegiate e, in misura minore, warrant su valori mobiliari e buoni di sottoscrizione.

Negli ultimi anni i titoli biotecnologici sono notevolmente cresciuti mentre si è assistito ad un calo dei farmaceutici. Questo a causa dell’immissione nel mercato dei farmaci generici, accompagnato anche dal favore delle politiche governative dei singoli Paesi.
Ad esempio l’allungamento della speranza di vita in Paesi emergenti come la Cina, sostenuto dalla crescita del prodotto interno lordo del Paese, ha determinato un incremento della spesa sanitaria.

Per quanto riguarda l’America, invece, si è in attesa delle elezioni presidenziali di novembre, perché il comparto farmaceutico è sempre stato in cima alle priorità dei politici.
A causa della crisi che sta impoverendo le famiglie non è più sostenibile un sistema sanitario che si basa sull’assicurazione privata. Infatti molti stati, dal momento che manca un progetto a livello federale, stanno affrontando la questione in modo autonomo, come , per esempio, il Massachussett, che ha studiato un piano per garantire l’assistenza sanitaria a tutta la popolazione.

Quello che succederà a livello legislativo influirà sulle azioni delle aziende del comparto.

I MIGLIORI FONDI AZIONARI DAL 03/07 AL 10/07

Valuta fondo percentuale
EURO PICTET FUNDS (LUX) BIOTECH 4,50%
EURO RREEF ASIA PACIFIC REAL ESTATE SECURITIES 4,07%
EURO GENERALI A.M. – GLOBAL LIFE SCIENCE 3,82%
USD UBS (LUX) EQUITY FUND BIOTECH 3,55%
USD MLIIF WORLD HEALTHSCIENCE FUND 3,41%

I PEGGIORI FONDI AZIONARI DAL 03/07 AL 10/07

Valuta fondo percentuale
USD CS EQUITY FUND (LUX) ASIAN PROPERTY -7,20%
EURO INVESCO ENERGY FUND -6,08%
USD SISF GLOBAL ENERGY -5,92%
EURO CS EQUITY FUND (LUX) GLOBAL FINANC
IALS
-5,64%
EURO FORTIS L FUND EQUITY ENERGY EUROPE -5,48%

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