Esg e sostenibilità, all’esame tutti bocciati

Lo spettro del greenwashing avanza di giorno in giorno. Dopo l’indagine di Dws, a macchia d’olio compaiono ulteriori rimandati all’esame di sostenibilità ambientale. Dopo la controllata di Deutsche Bank, incriminati anche BlackRock, Ubs e State Street, in Italia colpite Intesan San Paolo e Generali.

Se la banca tedesca è finita sotto l’accusa direttamente della Sec e della Bafin, la Consob statunitense e tedesca, a creare il dubbio sulle altre società è un’analisi del centro studi InfluenceMap. Il report ha indagato 723 fondi azionari Esg legati al clima, con oltre 330 miliardi di dollari. Dall’analisi emerge che il 70% è in realtà incoerente nella composizione dei portafogli.

I ricercatori, come riporta Il Fatto Quotidiano, hanno usato due criteri, l’allineamento del portafoglio all’Accordo di Parigi e l’intensità di investimenti nei combustibili fossili.  Incrociando queste due variabili, l’istituto ha bocciato UBS, State Street e BlackRock.  mentre promosse su tutta la linea ci sono Invesco e BNP Paribas. Tra le italiane analizzate le migliori sono Ersel, Fondiaria Sai; del tutto  disallineate con un punteggio negativo in ambito esg i fondi di:   Mediobanca, Eurizon (Intesa Sanpaolo), Bper e Generali.

Di Dws  sono stati censiti 23 fondi di cui 17 risultano disallineati e 4 si discostano fortemente dai criteri dell’accordo di Parigi. In molti dei portafogli Esg è stata rilevata la presenza nei portafogli, per un importo complessivo di 153 milioni di dollari, di partecipazioni in Total Energies, Kinder Morgan, Enbridge, finlandese Neste, Halliburton, Chevron ed ExxonMobil. “

“Non è la prima volta che BlackRock incappa in “incidenti di percorso” nella sua sbandierata strategia verde . Il più grande gestore di fondi al mondo è infatti importante azionisti di quasi tutte le principali compagnie petrolifere occidentali”. La bocciatura si incastra in un contesto in cui la crescente sensibilità ecologica ha portato all’enorme crescita dei prodotti Esg, con un valote totale di 1.700 miliardi di dollari nel 2020.

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