Fondi Pir: le previsioni sulla raccolta 2021

Dopo quattro trimestri in rosso la raccolta netta dei PIR tradizionali è tornata a essere positiva nel secondo trimestre (+105.6 mln di euro) e a fronte di performance dei fondi molto positive.

Anche i PIR alternativi, (dove la Legge di Bilancio 2021 ha introdotto ulteriori benefici fiscali, i.e. credito d`imposta sulle minusvalenze) hanno registrato per la prima volta flussi in entrata significativi (+349 mln di euro nel secondo quarter).

Sui PIR tradizionali (3.0) gli analisti di Equita stimano una raccolta netta nel 2021 a livello complessivo di circa +500 mln con AUM attesi per fine anno a 20.4 mld di euro (stima alzata dai precedenti 18.6 mld), mentre per i PIR alternativi, in fase di lancio, la stima è compresa tra i +2 e +3 mld di euro all’anno (per raggiungere 10-15bn di AUM entro i prossimi cinque anni).

Equita mantiene poi un outlook positivo sulla raccolta per i prossimi mesi in vista di un auspicato graduale allentamento delle incertezze che pesano sulla propensione dei clienti a nuovi investimenti causate dalla fase pandemica, in un contesto di eccesso di liquidità non utilizzata sui conti correnti e un migliorato contesto per il mercato italiano – soprattutto per le PMI – grazie ai fondi in arrivo dal PNRR e al governo Draghi.

Per questa ragione, Equita ritierne che sia il momento di privilegiare l’Italia nell`asset allocation, e i piani individuali di risparmio rappresentano degli strumenti di investimento incentivati nell’economia italiana.

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