Fondi americani: dammi tre parole

L’analisi dei migliori e peggiori comparti inclusi nell’area azionari America vede il fondo ABN Amro Us Opportunities Fund in vetta alla classifica nella settimana che va dal 7 al 14 luglio con una performance positiva del +4,2%.

Il comparto, lanciato nel dicembre 2004, gestisce un patrimonio di 1252,3 mln di dollari e ha registrato una performance YTD di +0,8% contro una performance a 3 anni del 11,1%. Il benchmark di riferimento è il S&P 500 Composite Index. Il comparto investe in un portafoglio a gestione attiva composta da azioni trasferibili di società statunitensi.

La crisi creditizia non è stata ancora smaltita: banche e istituzioni finanziarie continuano infatti a ricorrere a nuovi aumenti di capitale per fronteggiare le ingenti perdite di bilancio. Me è proprio della settimana presa in esame, il rischio di insolvenza di Fannie Mae e Freddie Mac, le due agenzie a garanzia pubblica specializzate nei mutui ipotecari che insieme garantiscono circa la metà dei 12 mila miliardi di dollari di mutui immobiliari contratti dagli americani, tanto da paventare l’ipotesi di un salvataggio da parte del governo americano.

Nel primo trimestre Freddie Mac ha accumulato debiti che superano di 5,2 miliardi di dollari il valore dei propri asset, mentre l’effettivo valore degli assett di Fannie Mae è calato del 66% a 12,2 miliardi di dollari.

Le due agenzie parastatali hanno un ruolo cruciale per l’economia statunitense, servendo indirettamente circa 55 milioni di americani, e un collasso di Fannie Mae e Freddie Mac appare fuori discussione: è infatti stato deciso che la Federal Reserve avrà un ruolo di consulente e consentira’ a Fannie e Freddie l’accesso allo sportello per l’erogazione del credito al tasso di sconto accettando in garanzia titoli delle due istituzioni, questo per rafforzare le loro posizioni finanziarie.

Misure resesi necessarie dopo che in una settimana, a conferma della straordinaria fragilità della situazione, Freddie e Fannie avevano perso circa il 50% del loro valore in Borsa. Ora il Parlamento dovrà ratificare tali provvedimenti ma il Tesoro ha precisato che non intende nazionalizzare i due istituti nè tutelare gli azionisti, bensì alleviare la crisi del piccolo consumatore.

Questi interventi sono stati attuati per calmare i nervi di operatori e risparmiatori americani dopo che in settimana si è consumato anche il collasso di IndyMac Bank, una delle principali casse di risparmio americane specializzate in mutui con asset per 32 miliardi di dollari, che è stata poi rilevata dalle autorità americane.

Fallimento causato dalla corsa agli sportelli ( bank run ) da parte dei risparmiatori che in 10 giorni hanno ritirato depositi per 1,3 miliardi di dollari, dopo le parole di un senatore che metteva in dubbio la solidità finanziaria della banca.

Il fallimento costera’ alla agenzia federale Federal Deposit Insurance Corp. (Fdic), e quindi ai contribuenti, tra i 4 e gli otto miliardi di dollari, prelevati dal fondo che assicura i depositi bancari e che oggi dispone di 53 miliardi di dollari.

Anche il settore immobiliare continua a soffrire, come testimonia il basso livello di investimenti e il calo dei prezzi (-15% nell’ultimo anno). Questa situazione si riflette negativamente sui consumi.

Ma non c’è tempo per disperarsi: è il momento di prendere misure serie per ridare credibilità al sistema e tornare a far sorridere lo zio Sam.

I MIGLIORI FONDI AZIONARI DAL 07/07 AL 14/07

Valuta fondo percentuale
USD ABN AMRO US OPPORTUNITIES FUND 4,20%
USD PARVEST US SMALL CAP 2,11%
USD FORTIS L FUND EQUITY SMALL CAPS USA 1,01%
USD UBS (LUX) EQUITY FUND SMALL CAPS USA 0,70%
EURO AMEX FOCUSED US GROWTH EQUITIES 0,66%

I PEGGIORI FONDI AZIONARI DAL 07/07 AL 14/07

Valuta fondo percentuale
EURO DB PLATINUM IV US VALUE -7,53%
USD PARVEST US VALUE -6,17%
EURO M&G NORTH AMERICAN VALUE FUND -5,89%
EURO SISF US LARGE CAP EUR -5,51%
EURO PIONEER FUNDS – U.S. MID CAP VALUE -4,64%

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