Fondi, da T. Rowe Price un nuovo azionario “impact” globale

T. Rowe Price ha lanciato in Italia il fondo T. Rowe Price Funds SICAV – Global Impact Equity, ideato per mettere a segno un impatto positivo e misurabile su ambiente e società, parallelamente alla prospettiva di generare alpha.

Gestito da Hari Balkrishna, il fondo Global Impact Equity mira a ottenere performance positive tramite decisioni di investimento attive, basate su attività di engagement con le società orientate all’impact, azioni di proxy voting attivo e di influenza diretta sui team manageriali.

Il fondo è di tipo azionario globale high-conviction e detiene in media tra 55 e 85 titoli azionari, selezionati lungo tutto lo spettro delle capitalizzazioni. Considera come target gli investimenti sostenibili in linea con i seguenti tre pilastri: impatto su clima e risorse, uguaglianza sociale e qualità della vita, innovazione e produttività sostenibili.

In termini di valutazione dell’impatto, il fondo applica un metodo basato su quattro criteri:

  • Il primo è la materialità, in base alla quale ciascuna delle aziende in portafoglio è tenuta a produrre un impatto ambientale o sociale positivo tramite le proprie operazioni. Al fine di quantificarla, ricavi e profitti devono essere allineati con i pilastri dell’impatto, nell’ambito di un processo in quattro fasi, creato per analizzare i titoli azionari e le loro caratteristiche di impatto.
  • Ciò conduce al secondo tra i criteri del fondo: la misurabilità dell’impatto. Ciascun investimento inizia con la valutazione dell’impatto, che include una specifica tesi, definisce le metriche di successo ed evidenzia le esternalità negative e i rischi.
  • Il terzo elemento è quello dell’addizionalità, ovvero la possibilità di migliorare l’impatto ottenuto, grazie al fatto di essere un azionista attivo e impegnato, con una notevole dimensione aziendale.
  • Il punto finale è quello della resilienza. Per abbracciare e cogliere il cambiamento, le soluzioni di ognuna delle aziende devono essere basate su principi durevoli e applicare insight lungimiranti, soprattutto in un’epoca di disruption e risultati estremi.

Hari Balkrishna, gestore del fondo T. Rowe Price Funds SICAV – Global Impact Equity, ha commentato: “L’industria degli investimenti ha raggiunto il punto entusiasmante in cui può contribuire a un cambiamento sociale e ambientale positivo, oltre che focalizzarsi sulla performance finanziaria. Saper sposare questi obiettivi in un’unica strategia è un passo avanti stimolante per noi come investitori, e non vediamo l’ora di conseguire impatti positivi su scala realmente globale, in partnership con i clienti”.

Donato Savatteri, Head of Southern Europe, T. Rowe Price, ha aggiunto: “Le considerazioni ESG continuano a guadagnare popolarità nel mondo degli investimenti, sostenute da richieste sociali, governative, regolamentari e fiduciarie. In T. Rowe Price, stiamo costruendo la nostra competenza nell’ambito degli investimenti responsabili ormai da diversi anni, e i criteri ESG ora sono pienamente incorporati nel processo di investimento. Siamo estremamente entusiasti di promuovere il nostro fondo Global Impact Equity, che rappresenta un prosieguo naturale dei nostri sforzi ESG in continua evoluzione. Questo lancio è anche il primo della nostra offerta compliant con l’Articolo 9 della normativa SFDR, che va ad unirsi alla gamma di soluzioni e fondi che già rientrano sotto l’Articolo 8”.

Balkrishna vanta 15 anni di esperienza nell’industria degli investimenti, di cui 10 in T. Rowe Price. Dal 2015 alla fine del 2020 ha ricoperto il ruolo di associate portfolio manager della strategia Global Growth Equity.

Informazioni aggiuntive del fondo Global Impact Equity

  • Il benchmark è l’indice MSCI All Country World Index Net
  • Il fondo sarà allineato con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, un framework riconosciuto a livello globale, creato per porre fine alla povertà, assicurare prosperità e proteggere il pianeta
  • Come per altre strategie di T. Rowe Price, il fondo farà affidamento alla piattaforma di ricerca azionaria globale del Gruppo, che include 203 analisti azionari, 10 gestori di portafoglio settoriali e 73 gestori di portafoglio regionali e diversificati. In più, il fondo si avvarrà della profonda expertise degli esperti ESG e degli analisti degli investimenti responsabili, così come del modello proprietario Responsible Investing Indicator Model (RIIM), un database che analizza nel dettaglio oltre 15.000 titoli, misurandoli rispetto a parametri ambientali e sociali.

 Rischi del fondo (per ulteriori dettagli, fare riferimento al prospetto informativo):

Rischio del capitale – il valore dell’investimento varierà e non è garantito. Sarà influenzato dai cambiamenti nel tasso di cambio tra la valuta di base del portafoglio e quella di sottoscrizione, se diversa.

Rischio paese (Cina) – tutti gli investimenti in Cina sono soggetti a rischi simili a quelli degli investimenti nei mercati emergenti. In più, gli investimenti acquistati o detenuti in connessione con la licenza QFII o il programma Stock Connect potrebbero essere soggetti a rischi aggiuntivi.

Rischio valutario – le variazioni nei tassi di cambio potrebbero ridurre i guadagni degli investimenti o incrementarne le perdite.

Rischio legato ai mercati emergenti – i mercati emergenti sono meno stabili di quelli sviluppati e quindi implicano rischi maggiori.

Rischio azionario – in generale, l’azionario implica rischi più elevati rispetto a quelli delle obbligazioni o degli strumenti del mercato monetario.

Rischio ESG e di sostenibilità – potrebbe sfociare in un impatto sostanzialmente negativo sul valore dell’investimento e sulla performance del fondo.

Rischio di concentrazione geografica – la performance di un fondo viene influenzata in maniera proporzionale dagli avvenimenti che accadono in una determinata area geografica, rispetto alla porzione di asset investita in tale area

Rischio di copertura – i tentativi di un fondo di ridurre o eliminare alcuni rischi tramite le coperture potrebbero non funzionare come previsto

Rischio del fondo di investimento – investire in fondi implica determinati rischi che un investitore non avrebbe investendo direttamente sui mercati.

Rischio di gestione – il gestore dell’investimento o i suoi delegati potrebbero talvolta riscontrare che i doveri legati al fondo risultano in contrasto con quelli di altri portafogli che gestiscono (sebbene in questi casi tutti i portafogli vengano affrontati in modo equo).

Rischio operativo – fallimenti di tipo operativo possono comportare delle disruption nelle operazioni del fondo o perdite finanziarie.

Rischio small/mid-cap – i titoli azionari di aziende a piccola e media capitalizzazione possono essere più volatili di quelli di società a grande capitalizzazione.

Rischio dello Stock Connect – il fondo potrebbe investire in alcuni titoli quotati a Shanghai o Shenzhen (“Stock Connect Securities”), tramite lo Shanghai-Hong Kong Stock Connect o lo Shenzhen-Hong Kong Stock Connect (“Stock Connect”). Questo meccanismo comporta rischi più elevati.

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