Dopo mesi di ridotta attività economica, con restrizioni e chiusure dovute alla fase pandemica, la ripartenza è stata tanto rapida sul lato della domanda da rendere faticosa la risposta dal lato dell’offerta, contribuendo alla rapida ascesa dei prezzi, come si vede per le materie prime, l’energia e i noli marittimi. Inoltre, l’impegno di Governi e Banche centrali, su scala globale, per sostenere le economie durante la crisi pandemica con politiche fiscali e monetarie accomodanti ha creato una ingente massa di liquidità. In questo scenario, le aspettative d’inflazione sono aumentate.
FAM Global Inflation Response, fondo di fondi a gestione attiva, individua tre tematiche su cui posizionare il portafoglio – reddito, debito a breve termine, inflazione – definendo il peso di ciascuna allocazione sulla base delle considerazioni del team di investimento sui livelli di inflazione attesi, frutto di un’attività costante di monitoraggio. Il portafoglio include un’esposizione a diverse asset class che possono trarre beneficio da episodi inflazionistici, tra le quali obbligazioni indicizzate, REIT, infrastrutture quotate, esposizione a oro, materie prime, col duplice fine di generare un reddito, con un obiettivo di distribuzione annua lorda del 2%, e di avere la flessibilità adatta a proteggere il portafoglio durante periodi di forte inflazione, grazie alla capacità del gestore di modificare l’allocazione di portafoglio.
Fabio Melisso, ad di Fineco asset Management, ha commentato: “In un contesto dove i timori inflativi si stanno già manifestando, coinvolgendo diversi settori economici, questa soluzione permette al risparmiatore di non subire l’aumento dei prezzi, ma di gestirlo a proprio vantaggio. Una conferma del nostro impegno nel fornire in maniera efficiente e tempestiva soluzioni di investimento che rispondano alle reali necessità dei risparmiatori nelle diverse fasi di mercato”.
Al 31 ottobre 2021 Fineco Asset Management gestiva masse per 22,6 miliardi di euro.