Fondi, nove mesi che fanno la storia. Intesa senza rivali

Come comunicato lo scorso 22 novembre da Assogestioni, nel terzo trimestre la raccolta netta dell’industria del risparmio gestito è stata pari a 18,5 miliardi di euro, Un dato che ha portato il sistema a raggiungere la soglia dei 70 miliardi di sottoscrizioni nei primi 9 mesi dell’anno: è il risultato migliore dal 2017.
Il patrimonio gestito ammonta a 2.544 miliardi, in crescita di 24 miliardi rispetto alla fine del secondo trimestre. È aumentata la quota delle masse investite nelle gestioni collettive, salita al 51,5% del totale.

Sui fondi aperti 17 miliardi

I fondi aperti hanno contribuito al risultato del trimestre con 17 miliardi. Hanno chiuso il trimestre con il segno più tutte le maggiori macrocategorie: i risparmiatori hanno preferito in particolare i prodotti bilanciati (+6,4 miliardi), gli azionari (+4 miliardi) e gli obbligazionari (+3,4 miliardi).
Scendendo più nel dettaglio delle categorie, gli investitori in fondi preferiscono l’Azionario internazionale (+2,8 miliardi di flussi netti fra luglio e settembre) che si conferma la categoria leading anche da inizio anno con una raccolta di 8 miliardi. Nel mondo obbligazionario guidano la raccolta del terzo trimestre i prodotti della categoria Obbligazionario Euro Gov. Breve Termine.
Segnali positivi anche dai Piani Individuali di Risparmio. I fondi aperti Pir compliant hanno registrato sottoscrizioni nette per 155 milioni, in miglioramento rispetto ai 106 milioni di flussi in entrata del trimestre precedente.

Le società

A livello di gruppi, domina la scena senza dubbio la performance di Intesa Sanpaolo, con oltre 7 miliardi di afflussi (oltre 5,3 solo di Eurizon). Un risultato che è più del doppio di quando portato a casa dalla inseguitrice diretta, nel dettaglio Banca Generali, che segna circa 2,7 miliardi di raccolta. Terzo posto per Anima, con oltre 1,3 miliardi di apporti netti.

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