Criptovalute: la Russia vuole vietarle ai fondi

La banca centrale della Russia vuole vietare alle società di investimento ed ai fondi comuni di investimento di investire in criptovalute. È quanto si legge in una nota ufficiale pubblicata qualche giorno fa, come riportato da Cryptonomist.ch.

La scelta della Russia di vietare per i fondi di investimento in criptovalute

Si tratta di una proposta che vorrebbe apportare alcune modifiche all’ordinanza della banca stessa del 5 settembre 2016 sulla composizione e struttura del patrimonio dei fondi comuni di investimento.

Tali modifiche ad oggi non sono ancora operative, e la banca ha dato tempo fino al 27 dicembre per inviare feedback e proposte sulla proposta.

Già diverse volte in Russia la banca centrale si è schierata contro le criptovalute, senza però trovare sufficiente appoggio politico per arrivare ad un vero e proprio ban efficace.

L’obiettivo di questa iniziativa invece è solamente quello di arrivare a vietare specificatamente ai fondi comuni di investimento di acquisire criptovalute o strumenti finanziari correlati, come ad esempio prodotti derivati tipo i future o le opzioni.

Secondo la banca centrale russa tale iniziativa servirebbe a proteggere gli stessi fondi ed i diritti dei loro investitori.

Non è detto che tali modifiche alla fine vengano effettivamente deliberate, ma la banca già all’inizio di quest’anno avvertì i gestori patrimoniali che non dovevano includere criptovalute nei loro fondi comuni di investimento. Le probabilità di successo di questa nuova iniziativa pertanto sembrerebbero essere elevate.

Inoltre anche a luglio la banca aveva consigliato alle borse russe di evitare il listing di prodotti finanziari collegati alle criptovalute, raccomandando anche ai broker di astenersi dall’offrire derivati su tali asset ad investitori non qualificati.

I russi e le criptovalute

D’altro canto però risulterebbe che asset alternativi come le criptovalute sarebbero presenti in più della metà dei portafogli degli investitori non qualificati nel paese, tanto che secondo un sondaggio il 46% dei russi considererebbe le valute digitali come un investimento di copertura per il futuro.

In Russia da tempo si discute di vietare o limitare in qualche modo gli investimenti in criptovalute, ma trattandosi di misure decisamente impopolari non si è mai riuscite a portarle fino in fondo.

Il caso specifico dei divieto per i fondi comuni di investimento invece sembra più semplice da portare a termine, perché la decisione pare spetti solamente alla banca centrale, senza il coinvolgimento diretto della politica.

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