Active ageing, come guadagnare con la popolazione che invecchia

Un megatrend sempre più robusto

 La pandemia Covid-19 ha determinato effetti e conseguenze trasversali ad ogni economia, settore ed area geografica. In alcuni casi, ha spinto sull’acceleratore trend esistenti, accentuandoli. E’ il caso della recessione demografica e dell’invecchiamento della popolazione globale. I dati Istat prospettano una costante decrescita della popolazione italiana, da 59,6 milioni al 1° gennaio 2020 a 58 milioni nel 2030, a 54,1 milioni nel 2050, con il rapporto tra giovani e anziani che sarà di 1 a 3 entro il 2050. Un trend accentuato in Italia, ma che ha una dimensione globale: nel mondo vi erano 727 milioni di persone di età pari o superiore a 65 anni nel 2020, numero che nei prossimi tre decenni raddoppierà raggiungendo oltre 1,5 miliardi, nel 2050.

Gli investimenti per una società che invecchia

Se la pandemia ha acuito la tendenza, dall’altro ha fatto emergere come si debba intervenire con adeguati investimenti nei servizi ed attività che più rispondono alle esigenze di una popolazione che invecchia: come le infrastrutture sanitarie, che da voce di “costo” nel dibattito pubblico si sono rapidamente convertite in quello che sono, ovvero asset strategici di un paese. La prevalenza di forme gravi di Covid-19 nelle persone con condizioni pregresse, quali obesità o diabete, ha inoltre ricordato l’importanza della prevenzione, necessaria per rendere sostenibile la spesa medica in una società che invecchia.

La capacità dirompente di questo megatrend – dal mercato del lavoro ai tassi di produttività, dal risparmio ai comportamenti di consumo – pone altrettanto rilevanti opportunità per gli investitori, che lo guardano con crescente interesse, approfittando della ripresa della domanda sostenuta dalla solida ripresa economica, sia sulle conseguenze durature di ciò che la pandemia ha insegnato: come la consapevolezza che “health is the new wealth” e l’importanza delle assicurazioni sanitarie.

 

Gli asset manager protagonisti

Sono diverse le strategie che oggi si focalizzano su questo megatrend, interccettando la domanda di beni e servizi intorno al bisogni dei seniors. Ancor più con un occhio alle tematiche di sostenibilità, attraverso la ricerca di un rendimento attento alla sostenibilità sociale degli investimenti (Sri) e alla coesione sociale con l’applicazione dei criteri Esg. Tra le più significative, con rendimenti fortemente positivi negli ultimi 12 mesi (dati Morningstar a novembre 2021), vi sono il comparto CPR Silver Age (YTD +21,3%), che adotta una rigorosa selezione fondamentale ed un approccio reattivo all’esposizione settoriale. Cosi come la strategia Decalia Silver Generation Equity (YTD +30,8%), rivolta alle aziende europee di grandi e medie dimensioni che beneficiano della tendenza all’invecchiamento della popolazione. O ancora Generali Investments Sicav SRI Ageing Population (YTD +21,4%), che investe nell’invecchiamento della popolazione attraverso la metodologia in linea con i criteri Esg proprietaria di Sycomore AM. Con una rigorosa disciplina bottom-up, il comparto considera il tema dell’invecchiamento con un approccio olistico e trasversale a tutti i settori che ne sono protagonisti. Un crescente vantaglio di soluzioni che offrono ai clienti un solido trackrecord e la possibilità di dare una finalità più precisa ai loro risparmi, grazie all’integrazione dei criteri ESG.

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