Fondi, è stato l’anno del riscatto. Intesa è la regina

Si chiude in bellezza il 2021 dei fondi comuni di investimento in Italia. Dopo i 7,7 miliardi di novembre segnalati da Assogestioni, a dicembre l’industria del risparmio gestito ha raccolto 7,8 miliardi di euro. Nelle gestioni collettive sono entrati 7 miliardi, sotto la spinta dei fondi aperti che registrano flussi netti mensili per 5,8 miliardi. Il saldo complessivo della raccolta netta da inizio anno è salito a 92 mld, una crescita dirompente rispetto ai 7,8 miliardi raccolti complessivamente nel 2020.

Il patrimonio gestito ha messo a segno un nuovo massimo storico a 2.583 miliardi grazie all’effetto combinato della raccolta e dell’attività di gestione. La quota prevalente degli asset, 1.340 miliardi (pari al 51,9% del totale), è impiegata in fondi aperti e chiusi. Gli investimenti nelle gestioni di portafoglio ammontano a 1.242 miliardi.
I fondi di lungo termine hanno attirato flussi netti per 5,6 miliardi. I risparmiatori italiani hanno indirizzato le proprie preferenze in particolare sui fondi obbligazionari (+3,1 miliardi), sugli azionari (+1,4 miliardi) e sui bilanciati (+1 miliardo).

Le società
A livello societario a dominare il mese è il gruppo Intesa Sanpaolo con oltre 2,8 mld di afflussi, seguito dal primatista di novembre, cioè Amundi, con oltre 1,8 mld. Terzo gradino del podio per Anima con oltre 1 miliardo.

Il gruppo Intesa Sanpaolo è attualmente primo in Italia per patrimonio gestito (oltre 548 miliardi di euro), dopo avere sorpassato Generali che nel 2020 risultava in cima alla classifica con oltre 513 miliardi di euro in gestione (ora secondo oltre 517 miliardi)

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