Fondi, un febbraio alla grande. Intesa si prende il primato

Dopo gli importanti dati di gennaio, segnalati da Assogestioni, a febbraio l’industria del risparmio gestito ha raccolto 6,3 mld di euro, un dato che fa salire il saldo complessivo della raccolta netta nei primi due mesi dell’anno a 10,6 mld. I fondi aperti registrano un saldo netto positivo per 4 mld mentre nelle gestioni di portafoglio confluiscono 2 mld netti, di cui la metà afferenti a mandati retail. A livello di categorie i risparmiatori hanno indirizzato le proprie preferenze in particolare sui fondi azionari (+2,2 mld) e sui bilanciati (+1,6 mld). Il patrimonio gestito a fine febbraio si è attestato a 2.508 mld per effetto della flessione dei mercati che l’Ufficio studi quantifica in circa due punti percentuali. La quota prevalente degli asset, 1.312 mld (pari al 52% del totale), è impiegata in fondi aperti e chiusi. Gli investimenti nelle gestioni di portafoglio ammontano a 1.196 mld. Lei, in quanto membro storico anche di Anasf, rappresenta anche il volto dei consulenti finanziari in Enasarco. Cosa si sente di promettere a questa categoria professionale?

Sono numerosi i fronti su cui lavorare. Tra questi il problema che ha creato questo contenzioso e su cui concentrarsi sono le modifiche da apportare allo Statuto e al Regolamento, per rendere più efficace la gestione e per tutelare al meglio le categorie rappresentate. I consulenti finanziari sono professionisti a 360 gradi che negli anni hanno assunto una valenza sempre più importante e fondamentale nel tessuto sociale, grazie alla gestione strategica delle risorse dei cittadini. Abbiamo quindi i titoli necessari per gestire con successo gli investimenti della Fondazione e, in particolare, quelli afferenti al campo immobiliare, un settore a oggi amministrato in modo disfunzionale. Il nostro fine è quello di creare strategie di investimento sostenibili ed efficienti, con riverberi positivi su tutti gli iscritti all’Ente. Iniziamo con il contenimento dei costi gestionali, al blocco degli aumenti dei contributi previdenziali, creare un fondo di formazione e digitalizzazione imprese-agenti, investire in strumenti di private equity e istituire anche un fondo di sostegno alle imprese preponenti ovvero alle aziende iscritte.

A livello societario è il gruppo Intesa Sanpaolo a dominare la scena, grazie a oltre 2,8 miliardi di afflussi (oltre 2,1 di matrice Eurizon). A seguire troviamo Generali con oltre 1,2 miliardi di apporti e Amundi con oltre 688 milioni. La maglia nera del mese va invece al gruppo Poste Italiane che segna oltre 944 milioni di uscite nette.

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