Fondi, DPAM: Aum oltre i 50,7 mld di euro

Il 2021 è stato un anno importante e cruciale per DPAM, sotto molti aspetti. La società ha registrato per il sesto anno consecutivo una crescita record, con un aumento delle masse lorde in gestione (AuM) di oltre il 15%, salite a quota 50,7 miliardi di euro (dato al 31/12/2021, rispetto all’anno precedente). Oltre che la conseguenza di un effetto di mercato positivo, una quota significativa (1,3 miliardi di euro) è il risultato di nuovi investimenti netti da parte di clienti e partner dell’azienda che ha registrato una raccolta significativa nelle strategie azionarie, in particolare in quelle globali ed europee.

Dopo 20 anni impegno costante sul fronte degli investimenti responsabili, DPAM celebra la sua evoluzione da fornitore di soluzioni ESG ad attore, investitore e partner responsabile a tutto tondo. Il successo delle competenze ESG, che hanno attirato la maggior parte della raccolta del 2021, concorre ad accentuare questo notevole risultato. Infatti, le masse in gestione in strategie ESG sono cresciute del 28,8% quest’anno, raggiungendo 19,7 miliardi di euro a fine 2021. Ciò è chiaramente indicativo di un cambiamento nella consapevolezza degli investitori, ed evidenzia, più in generale, l’innegabile domanda di soluzioni di investimento ESG adeguate all’attuale contesto di mercato.

Il continuo successo dell’espansione europea di DPAM riafferma le ambizioni globali della Società e il suo richiamo internazionale. La joint venture a Hong Kong con il partner OFI Asset Management, creata allo scopo di assicurare  una migliore copertura del mercato locale asiatico è esemplificativa degli obiettivi globali dell’azienda.

L’anno record rafforza chiaramente la convinzione di DPAM che una gestione di portafoglio attiva, sostenibile e orientata alla ricerca porti valore al mercato. Il 2021 è stato anche caratterizzato dalla nomina di Peter De Coensel, già CIO fixed income, come nuovo CEO e responsabile del comitato direttivo. Sotto la sua guida, sono state adottate misure per l’ulteriore sviluppo di DPAM: i team sono stati rafforzati, in particolare quelli di gestione del portafoglio e di ricerca, portando il numero totale di dipendenti a 170, per 12 nazionalità coperte complessivamente. Come parte di questa evoluzione e per sottolineare la sua importanza strategica, a livello di consiglio di amministrazione è stato creato un nuovo ruolo di CTO, a indicare la ferma intenzione di DPAM di integrare positivamente le innovazioni digitali.

Anche il mercato italiano, tra quelli che hanno assicurato i risultati migliori nel 2021, ha visto la nomina di Aniello Pennacchio, CFA, e Sales per l’Italia dal suo ingresso nel 2015 a Deputy Country Head. Questa designazione si inserisce nell’ottica di un ulteriore ampliamento e rafforzamento della struttura, a servizio della clientela, e di evoluzione futura di DPAM in Italia.

Peter De Coensel, CEO di DPAM, ha commentato: “La nostra attività è stata rivolta a offrire soluzioni d’investimento a lungo termine, basate sull’alta convinzione e responsabili per oltre due decenni. I risultati del 2021 confermano ancora una volta che il nostro approccio attivo, sostenibile e basato sulla ricerca costituisce un terreno fertile d’eccellenza per le nostre strategie di investimento. Abbiamo iniziato il 2022 con l’ambizione di favorire l’ulteriore sviluppo di DPAM   puntando su tecnologia e innovazione. Il nostro obiettivo è confermarci partner di riferimento dei nostri clienti nelle soluzioni di investimento sostenibili, adattate al mondo digitale”.

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