Mercati, l’acqua va a ruba nel mondo

“La carenza d’acqua sta diventando un problema sempre più urgente”. È lo scenario messo in evidenza da Paolo Paschetta, country head Italia di Pictet Asset Management, che di seguito spiega la sua view.

Richiesta in aumento
“Secondo l’Onu, solo un terzo degli Stati potrà disporre di risorse idriche gestite in modo sostenibile entro il 2030. Sono necessari investimenti con urgenza. La buona notizia, secondo i membri dell’Advisory Board della strategia Pictet-Water, è che gli investimenti privati nella gestione delle risorse idriche sono in aumento in tutti i paesi emergenti. In particolare, la nostra ricerca mostra che la partecipazione del settore privato nel settore idrico copre ora il 21% della popolazione mondiale, in aumento rispetto all’8% di vent’anni fa. Tale attività è fondamentale, in quanto i governi sono sempre meno in grado di fornire gli investimenti necessari a causa dei budget limitati a loro disposizione e dell’invecchiamento delle infrastrutture. Una delle aree con una crescita maggiore degli investimenti privati è quella dei paesi emergenti asiatici. In India, 20 anni fa il settore privato quasi non partecipava ai servizi idrici e fognari, ma oggi copre il fabbisogno idrico di circa 150 milioni di persone. Anche la Cina ha assistito a una forte crescita degli investimenti privati, mentre al di fuori dell’Asia spiccano Brasile e Colombia. Questa tendenza è stata molto elevata nel settore fognario, un’area chiave per il raggiungimento dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (SDG) 6 dell’Onu”.

Attori locali
“Molte iniziative private nei mercati emergenti”, continua Paschetta, “coinvolgono le aziende idriche locali: un grande cambiamento in un settore storicamente dominato da giganti come Veolia e Suez. Se tra il 1991 e il 2000 la metà di tutti i contratti privati di trattamento delle acque è andata ad attori internazionali, nell’ultimo decennio questa percentuale è scesa al 14%. Gli operatori locali possono ora approfittare dell’opportunità di crescita o‑erta dall’espansione internazionale. L’Advisory Board della strategia Pictet-Water sottolinea che ciò sta già avvenendo nel Sud-Est asiatico, dove vediamo l’espansione in Cina di società idriche con sede a Singapore e in Indonesia da parte di società malaysiane. La crescita della popolazione, l’aumento dell’urbanizzazione e la maggiore ricchezza fanno salire la domanda di acqua e servizi igienico-sanitari e la necessità di investimenti. L’analisi dell’Advisory Board suggerisce che la partecipazione del settore privato fornirà servizi idrici e fognari a ulteriori 400-500 milioni di persone entro il 2030”.

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