Fondi, Pir: le stime di Intermonte sulla raccolta

La recente volatilità e l’incertezza del mercato dovrebbero continuare, almeno nel breve periodo, e probabilmente limiteranno gli afflussi sui Pir nei prossimi mesi“. Ad affermarlo sono gli esperti di Intermonte, che di seguito spiegano nei particolari la previsione.

Alla luce dell’attuale scenario e dei dati Pir del 3° trimestre ‘22, Intermonte ha rivisto al ribasso le ipotesi sui flussi 2022 a -358 milioni di euro, rispetto a -159 milioni di euro e notiamo che la visibilità rimane bassa, a causa sia del contesto generale di mercato sia della specifica transizione politica italiana post-elettorale

Nel lungo termine, le ipotesi di Intermonte si basano sull’aspettativa che l’interesse per questo prodotto rimanga piuttosto alto grazie al beneficio fiscale e, dal punto di vista del distributore, al fatto di poter contare su un impegno a lungo termine da parte dell’investitore.

Le principali ipotesi alla base delle attuali stime sono le seguenti:

  • Per il 2022, Intermonte ipotizza una raccolta lorda da parte dei nuovi sottoscrittori di PIR pari a 40 milioni di euro.
  • Per quanti sottoscrivono Pir in modo continuativo, si prevede che la raccolta complessiva nel secondo anno sarà pari a una parte della somma accantonata nel primo anno (dal 35% al 40% nel nostro modello); nei restanti anni (cioè dal terzo al quinto anno) è prevista una raccolta stabile, pari in media al 50% degli investimenti effettuati nel secondo anno;
  • Infine, si calcola che l’ammontare del capitale che verrà ritirato dagli investitori che decideranno di uscire dal fondo prima del termine dei cinque anni (per qualsiasi motivo) sia pari a circa il 5,3% degli Assets under Management nel 2022 e oltre.

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