Fondi, meno costi ma poco azionario

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di Redazione 6 Febbraio 2023 | 11:34

Il nuovo market report dell’Esma (l’Autorità europea di vigilanza sui mercati) scatta una fotografia del comparto dei fondi mobiliari armonizzati europei (Ucits). Come scrive Affari&Finanza, in particolare il testo “Costs and performance of Eu retail investment products 2023” può diventare una preziosa guida per i risparmiatori più accorti.
Con 11 mila miliardi di euro di patrimonio gestito, l’industria europea dell’asset management rappresenta il 30% degli asset globali, contro il 48% di quelli Usa. Inoltre, le famiglie hanno il 60% del totale dei fondi, contro l’88% negli Stati Uniti.

Circa gli investimenti, la situazione in Europa è molto eterogenea: in Svezia e Olanda, ad esempio, la percentuale di fondi azionari (equity) sul totale dei portafogli è massima e arriva al 65%, mentre I’Italia è il fanalino di coda con soltanto il 10%. Gli effetti sui rendimenti per i sottoscrittori sono notevoli, mentre chi ha tenuto solo fondi a reddito fisso ha preso soltanto il 3% all’anno. In mezzo il rendimento dei fondi misti, pari al 4,5%. Di fatto, solo chi investe in un portafoglio dove i fondi azionari sono in maggioranza riesce a guadagnare bene nel lungo periodo, senza farsi condizionare da ciò che può accadere nel breve termine.
Buone notizie anche per quanto riguarda i costi di gestione: dal 2017 a oggi sono scesi a un ritmo non sostenuto.
In media, tra il 2017 e il 2021, i prodotti Ucits europei azionari sono passati da una fee dell’1,72% a una dell’1,57%, con un calo pari al 9%.
Sui costi giocano un ruolo importante le economie di scala. Il primo 25% dei fondi europei azionari e obbligazionari in termini di grandezza ha costi di gestione ricorrenti del 30% più bassi di quel 25% rappresentato dai fondi più piccoli. E se si considerano le commissioni totali, sono del 40% più basse nel 25% dei fondi più grandi rispetto al 25% di quelli più piccoli.

L’aspetto più interessante dello studio dell’Esma è il confronto diretto nel periodo 2017-2021 tra i fondi d’investimento e gli Etf. Guardando i costi, quelli complessivi sono stati in media dell’1,7% per i fondi azionari, dell’1,2 per quelli obbligazionari e dell’1,7 per quelli misti. Gli Etf hanno assistito a tutto dal basso del loro 0,43% per gli azionari. Di conseguenza, il rendimento netto è stato del 9,9% per i fondi azionari, dell’1,5% per quelli obbligazionari e del 3,8% per i misti. Gli Etf azionari hanno surclassato i fondi tradizionali con un rendimento medio annuo dell’11,9%.
I costi degli Etf, oltre ad essere stati inferiori a quelli degli altri strumenti, nell’ultimo quinquennio sono anche quelli che sono scesi di più: -14% contro il -9,1% dei fondi azionari, il -11,7 di quelli obbligazionari e il -5,8 di quelli misti.

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