L’European Fund and Asset Management Association (EFAMA) ha pubblicato il proprio report mensile sull’industria dei fondi di investimento, che fornisce i dati sulle vendite nette dei comparti UCITS e AIFs relativo allo scorso dicembre a livello europeo e per Paese di domiciliazione dei fondi.
Gli UCITs e AIFs hanno registrato deflussi netti per 278 miliardi di eiuro nel 2022, rispetto a afflussi netti per 888 miliardi di euro nel 2021. Le attività nette dei fondi di investimento europei sono diminuite del 12,4%, scendendo al di sotto della soglia di 20 trilioni di euro.
Gli UCITs hanno subito deflussi netti per 175 miliardi di euro nel 2022, per la prima volta dal 2011.
Bernard Delbecque, Senior Director for Economics and Research di EFAMA, ha commentato i risultati del 2022: “Il 2022 è stato un anno difficile per UCITS e AIFs , che hanno subito deflussi netti per 278 miliardi di euro, un livello che non si vedeva dalla crisi finanziaria del 2008. Su un nota positiva, ETF e fondi sostenibili SFDR Articolo 9 hanno continuato ad attrarre nuova liquidità, nonostante le difficili condizioni di mercato. Questo risultato conferma che lo slancio della domanda degli investitori (in particolare gli investitori istituzionali) rimane con gli ETF grazie ai loro bassi costi e flessibilità di negoziazione, e con i fondi sostenibili grazie ai benefici a lungo termine previsti di un approccio di investimento sostenibile in termini di minor rischio di ribasso e impatto ESG”.
Thomas Tilley, Senior Economist presso EFAMA, ha poi commentato le cifre di dicembre 2022: “Le vendite nette di UCITs a lungo termine sono salite al livello più alto da gennaio 2022 poiché i fondi azionari hanno attirato afflussi netti, nonostante un calo dei mercati azionari e aspettative più deboli per il futuro gli aumenti dei tassi di interesse hanno riacceso l’interesse degli investitori per i fondi obbligazionari”.