Investimenti: emissione record di green bond

Il programma di acquisto di obbligazioni corporate avviato dalla BCE lo scorso primo marzo, e riservato ai soli Green Bond, oltre a un contributo di liquidità al mercato di riferimento mira a frenare l’emissione di quei titoli le cui somme raccolte non siano finalizzate al finanziamento di progetti con scopi ambientali o climatici.

La crescita di questo trend, con il recente collocamento di Green Bond da parte di Intesa San Paolo e Stellantis, alle cui aste la domanda ha superato l’offerta, è confermata anche da Goldman Sachs, che nel 2022 ha censito emissioni delle “obbligazioni verdi” per un totale di 500 miliardi di dollari, contro i 200 del 2020, come fanno notare da Fundstore – la piattaforma di fondi online di Banca Ifigest.

Nel processo di selezione dei bond l’investitore dovrà prestare particolare attenzione al contenuto del progetto, ovvero la destinazione dei fondi, per evitare di cadere in titoli gravati dal fenomeno del Green Washing, dove la sostenibilità delle azioni è “di facciata” e ha il solo scopo di attrarre gli investitori, senza reali impatti positivi per l’ambiente o il clima.

Rimane la questione legata all’inserimento di queste obbligazioni nel portafoglio. Sebbene non esistano indicazioni specifiche, è importante notare come la declinazione sostenibile non abbia un impatto sulla rischiosità di breve termine, ma incida nel lungo periodo, garantendo un migliore presidio dalle minacce relative ai cambiamenti climatici e ai consumi di energia.

I Green Bond, infatti, presentano il duplice vantaggio di generare un impatto ambientale positivo e fornire indicazioni dettagliate sull’impiego dei capitali.

In questa fase diversi esperti individuano delle opportunità, come quelle offerte alle emissioni sostenibili delle banche dal rialzo dei tassi di interesse.

Infatti, mentre gli utili degli istituti di credito raggiungono livelli che non si vedevano da tempo, le imprese, e non solo, fanno i conti con un’inflazione che ne rallenta la crescita.

Esistono, inoltre, prodotti del risparmio gestito che consentono di investire in panieri di titoli green. Tra i fondi a gestione attiva che affidano a un esperto, alla continua ricerca di opportunità, la movimentazione del portafoglio, ci sono ad esempio Allianz GI Green bond oppure Goldman Sachs Green bond X CAP, focalizzato sulle emissioni in euro di Stati, Aziende ed Enti sovranazionali.

Tali strumenti, nel 2022, sono stati penalizzati dal forte deprezzamento dell’intera asset class obbligazionaria, che ha subito più di altre gli effetti delle politiche monetarie restrittive.

Ora però, a seguito degli ultimi sviluppi, sembra esserci terreno fertile per un recupero sostenuto. Infatti, il passo indietro della FED sul prosieguo dell’aumento dei tassi ha fatto salire le proiezioni di appetibilità di questi strumenti.

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