All’orizzonte sempre più fondi legati agli asset digitali

Più di nove su dieci investitori istituzionali concordano che le digitali asset hanno un ruolo importante da svolgere nei portafogli e il 66% ritiene che il ruolo delle risorse digitali dovrebbe essere moderato in un portafoglio diversificato. E’ quanto emerge da uno studio di Nickel Digital condotto su investitori istituzionali e gestori patrimoniali negli Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Svizzera, Singapore, Brasile ed Emirati Arabi Uniti che gestiscono collettivamente circa 3,5 trilioni di dollari in asset.

Lo studio di Nickel Digital ha poi rilevato che il crescente consenso sull’utilizzo degli asset digitali per la diversificazione è sostenuto da un crescente ottimismo riguardo al lancio di fondi nel settore. Circa il 62% degli intervistati prevede una ripresa del lancio di fondi focalizzati sugli asset digitali nei prossimi 12 mesi. Quasi tutti (96%), tuttavia, ritengono che il sostegno di un grande istituto finanziario sia importante prima di investire e il 57% ritiene che sia molto importante.

Insieme al lancio dei fondi, gli investitori istituzionali prevedono una crescita nell’uso della tokenizzazione dei fondi di investimento e delle classi di attività. Circa l’85% prevede una crescita della tokenizzazione nei prossimi tre anni, mentre il 25% prevede una crescita drammatica.

Tuttavia, la volatilità rimane il principale ostacolo all’investimento nel settore delle criptovalute e degli asset digitali per gli investitori istituzionali scettici. Più della metà (51%) di coloro che sono riluttanti a investire citano preoccupazioni sulla volatilità, mentre il 45% ha preoccupazioni per la sicurezza e il 40% teme di non comprendere il settore. Solo un terzo (34%) è preoccupato per la regolamentazione.

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