Denham (Carmignac Portfolio Grandchildren): “Più domanda e consapevolezza sulla sostenibilità”

Il susseguirsi di conflitti e problematiche a livello globale non rendono di certo la vita facile a società, investitori e mercati, costretti a fare i conti con volatilità e continui cambiamenti. Anche a livello azionario le variabili sono numerose, da tenere costantemente monitorate sia per gli esperti sia per i giovani risparmiatori, sempre più interessati a tematiche ambientali e sostenibili. Ne abbiamo parlato con Mark Denham, Head of European Equities e co-manager di Carmignac Portfolio Grandchildren.

Dottor Denham, cosa dobbiamo aspettarci da qui alla fine dell’anno?

“Quando parliamo di fondi con un orizzonte temporale di lungo periodo, come Carmignac Portfolio Grandchildren non ci soffermiamo troppo sulle previsioni di cosa accadrà. Se i mercati o i nostri titoli si dovessero indebolire nei prossimi mesi, probabilmente vedremmo questa eventualità come un’opportunità di acquisto, a meno che non vi sia un cambiamento importante all’interno di quelle società” afferma Denham. “Ovviamente non possiamo controllare gli eventi, ma possiamo decidere il modo in cui reagire. Ad esempio, cerchiamo di mantenere il nostro orizzonte temporale per le posizioni a 5 o più anni. Se poi il mercato dovesse offrirci l’opportunità di acquistare società di qualità superiore a prezzi inferiori, la coglieremmo e investiremmo ulteriormente. Per quanto riguarda la direzione dei rendimenti obbligazionari in Europa e negli Stati Uniti, stiamo osservando i dati economici. Un altro motivo per cui osserviamo i dati economici è che al momento il consensus prevede un soft landing dell’economia statunitense il prossimo anno, con un rallentamento della crescita ma senza recessione. Inoltre, temiamo che possano essere potenzialmente più deboli del previsto: sospetto che da qui a fine 2023 ci troveremo ancora nella condizione di osservare quotidianamente i dati economici o il conseguente andamento dei bond, per comprendere quali siano le implicazioni per le azioni. Tuttavia per i nostri portafogli non faremo previsioni relative ad un andamento dei mercati inferiore o superiore del 5 o 10% entro la fine dell’anno”.

Quali sono, attualmente, i settori più interessanti in Europa?

“A mio avviso, il settore healthcare è di gran lunga il più interessante in Europa in questo momento, anche perché si tratta di un comparto molto diversificato. Quando si pensa a questo settore, si pensa automaticamente alle aziende farmaceutiche, che sono una componente molto importante con bilanci e crescita generalmente stabili, e che sono considerate difensive. All’interno del settore healthcare però esistono molti altri sotto-settori, come le biotecnologie. Sebbene in Europa non abbiamo innovazione nel settore delle biotecnologie, ci sono grandi aziende come Argenx, Genmab e Zealand che hanno già ottenuto buoni risultati, con un profilo più rischioso e ad alto rendimento rispetto alle big pharma” spiega Denham. Da non dimenticare anche le aziende di dispositivi medici, come Straumann e Alcon, oltre al settore delle scienze della vita, con società che forniscono prodotti o servizi per l’healthcare. L’aspetto più interessante che ha caratterizzato questo settore è che l’anno scorso anche molte aziende del comparto hanno sottoperformato a causa dell’aumento dei tassi di interesse. Nonostante questa situazione, proprio nel 2022 abbiamo aggiunto molti nomi al nostro portafoglio, tra cui Lonza, Genmab, Straumann, Alcon, poiché a nostro avviso erano iper venduti. Riteniamo che la fine del ciclo di rialzo dei tassi d’interesse sia vicina e che i venti contrari che hanno interessato questi nomi stiano per rallentare, permettendo così a queste società di recuperare il proprio premio. Inoltre, nell’ambito delle grandi aziende farmaceutiche, riscontriamo chiaramente un mega-trend relativo ai farmaci anti-obesità, come Wegovy, o Ozempic, di Novo Nordisk, una delle principali posizioni del fondo”.

Parlando di Carmignac Portfolio Grandchildren, in Italia vediamo come le nuove generazioni siano interessate a temi quali Esg, ETF, e Green Economy. Come possono i giovani investire a lungo termine?

“Carmignac Portfolio Grandchildren è un fondo perfetto per i giovani investitori. In primo luogo, possiede livelli di sostenibilità estremamente elevati: è infatti un fondo classificato come Articolo 9 secondo la SFDR e ogni titolo in portafoglio deve contribuire positivamente agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, soprattutto attraverso i prodotti e i servizi che fornisce. Inoltre escludiamo diverse attività, come il tabacco, il gioco d’azzardo e le armi, e abbiamo l’ambizione di ridurre le emissioni di carbonio: pertanto, per coloro che sono attenti ad elevati standard etici, si tratta di un buon fondo” continua Denham. Inoltre, Carmignac Portfolio Grandchildren è un fondo azionario long only, perfetto per un giovane che vuole risparmiare per la pensione o per il futuro, in quanto le azioni offrono generalmente ottimi rendimenti su un lungo periodo di tempo. Il fondo è orientato verso società con alti livelli di redditività e che reinvestono per crescere nel tempo. I mercati azionari, lo stile qualitativo e le singole azioni presentano una certa volatilità su un breve periodo di tempo, ma i giovani dovrebbero concentrarsi su un orizzonte di 10 anni o più, dal momento che possono superare questi periodi di volatilità. Gli ETF invece sono a basso costo, e si può ottenere un’esposizione alle azioni individuandone di qualità. Ma ciò che noi offriamo, oltre alla qualità delle azioni, sono le caratteristiche chiave dei fondi: la gestione attiva, l’investimento high conviction e i livelli di esposizione, dal momento che abbiamo 40 titoli in portafoglio. È un livello di conviction raramente riscontrabile negli ETF”.

Percepisce questo interesse anche da parte dei giovani del resto d’Europa?

Sì, ma è stato un po’ frenato da quello che è successo l’anno scorso con la forte performance del settore energetico a causa della guerra in Ucraina” confessa Denham.Tuttavia, direi che ci stiamo dirigendo verso un aumento della domanda e della consapevolezza per i temi di sostenibilità. I fondi europei e globali, oltre a essere classificati come Articolo 9 secondo la SFDR, devono essere autorizzati a definirsi fondi sostenibili in alcuni  Paesi. In Francia abbiamo queste certificazioni con il marchio ISR e Febelfin nella giurisdizione belga, ma sempre più spesso vediamo classifiche simili per livelli e premi di sostenibilità: ad esempio, Carmignac Portfolio Grandchildren rientra nella top ten di un sistema di classificazione dei fondi. Abbiamo inoltre ricevuto alcuni riconoscimenti per il nostro impegno sempre in ambito sostenibile, con Carmignac Grand Europe che ha vinto il premio Investment Week nel Regno Unito per il miglior fondo azionario europeo sostenibile. Nonostante la battuta d’arresto subita l’anno scorso dal comparto, credo  che la sostenibilità vedrà ancora uno slancio e un entusiasmo positivo”.

 

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