Pictet Am, al via un nuovo Eltif specializzato

Pictet Asset Management annuncia il lancio di Private Assets Sicav – Environment Co-Investment Fund I, la sua seconda strategia disponibile sul mercato italiano in forma di ELTIF, autorizzata alla distribuzione sul segmento retail. La nuova soluzione amplia l’offerta del gruppo nell’ambito dei mercati privati e rappresenta il primo strumento di private equity tematico di Pictet per clienti privati italiani, con un focus su investimenti innovativi nelle tecnologie ambientali.

Il fondo si avvale della filosofia di investimento e dell’expertise tematica di Pictet per effettuare operazioni di coinvestimento di private equity, investendo direttamente in aziende non quotate (invece che in fondi esistenti) e affiancando i principali gestori di private equity a livello globale (General Partner). La strategia mira a identificare quelle aziende solide e innovative, capaci di cavalcare i trend del cambiamento sostenibile e di sfruttare a proprio vantaggio le grandi sfide odierne in uno o più dei cinque segmenti ad alta convinzione di Pictet: consumi sostenibili, economia circolare, controllo dell’inquinamento, tecnologie abilitanti e riduzione dei gas serra.

In particolare, il nuovo Fondo di private equity Environment Co-Investment si prefigge di raggiungere a target 20-25 coinvestimenti, effettuati tramite un rigoroso processo di selezione. La strategia guarderà in particolare a società attive in Nord America ed Europa, seguendo i tre principali approcci di investimento propri del private equity: growth equity, per individuare società sane che hanno bisogno di capitale per crescere; buy-out, per fornire una dimensione nuova alle aziende di qualità nei mercati privati; venture capital[1], investendo in startup ad alto potenziale.

Inoltre, la strategia implementa il quadro scientifico dei Limiti Planetari nel suo approccio agli investimenti ambientali per indirizzare il capitale privato verso le tecnologie ambientali. La Climate Policy Initiative calcola che i finanziamenti per il clima dovranno aumentare almeno del 590% per raggiungere gli obiettivi prefissati per il 2030. Pertanto, sebbene l’attuale tasso di penetrazione delle tecnologie ambientali sia oggi ancora basso, si prospetta per quella data una crescita con un valore potenziale di circa 12 mila miliardi di dollari.

Guidato da Pierre Stadler, Head of Thematics PE, e Nicola Thomas, Thematics Principal, il Fondo si avvale del track record ultra-venticinquennale del Gruppo Pictet nell’investimento tematico e dei più di 300 coinvestimenti effettuati dalla prima operazione del 1992. Pictet attualmente gestisce 20 strategie tematiche, incluse 8 strategie sull’ambiente, con un team di oltre 70 professionisti degli investimenti.

Paolo Paschetta, Equity Partner, Country Head Italia di Pictet AM ha commentato: “I private asset permettono di investire su realtà ad altissimo potenziale solitamente fuori dai radar dell’investimento tradizionale. Parliamo di aziende con margini strutturalmente solidi e una forte spinta tecnologica, caratteristiche che consentono all’investitore di beneficiare di un’elevata diversificazione del rischio, ritorni consistenti nel tempo e decorrelazione dalle dinamiche macro di breve termine. Il nuovo Fondo Environment Co-Investment ci permette non solo di entrare sul mercato italiano con un prodotto di Private Equity, ma anche di mettere a frutto le competenze maturate nell’ambito degli investimenti tematici ambientali dopo oltre vent’anni dal lancio del primo fondo dedicato all’acqua nel 2000. Come società non quotata e improntata all’innovazione, ci avvaliamo dell’esperienza maturata all’interno dei mercati privati tramite servizi tailorizzati. L’attenzione al dettaglio di Pictet e ai temi di investimento secolari, la nostra indipendenza, l’approccio attivo e la nostra visione di lungo termine si sposano alla perfezione con la filosofia di investimento dei mercati privati. In particolare, lo strumento dell’Eltif dà la possibilità anche ai risparmiatori retail di accedere a una vasta gamma di investimenti alternativi tipicamente ad uso esclusivo di operatori professionali”.

Pierre Stadler, gestore del Fondo, ha aggiunto: “Grazie a questo nuovo fondo gli investitori avranno accesso ad un portafoglio di coinvestimenti di private equity rigorosamente selezionato con società che presentano le opportunità più interessanti. Vi è infatti moltissima innovazione nelle imprese non quotate, in particolare quelle che affrontano attivamente le sfide ambientali. La strada della transizione verso un mondo più sostenibile costituisce una delle sfide più grandi che la società abbia mai avuto. Pertanto, le imprese che operano in questo ambito possono generare rendimenti significativi e una crescita a lungo termine superiore alla media.”.

Il fondo, che ha la forma giuridica di Closed End SICAV di diritto lussemburghese ed è conforme alla normativa ELTIF (fondo d’investimento europeo a lungo termine), ha una durata prevista di dieci anni, con la possibilità di prolungare la scadenza di altri tre. La strategia sarà classificata come fondo art.8 ai sensi dell’SFDR (il regolamento UE relativo all’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari). L’importo minimo di sottoscrizione è di 10mila euro per la classe di azioni retail (classe R EUR).

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