Fondi: ecco cosa emerge dall’analisi dei flussi di LSEG – Lipper

Secondo il European Fund Flow Report pubblicato dalla London Stock Exchange Group (LSEG) – Lipper, il 2024 si è concluso con risultati eccezionali per l’industria europea dei fondi, che ha registrato afflussi netti stimati a 620,2 miliardi di euro. Solo nel mese di dicembre, gli afflussi netti sono stati pari a 60,2 miliardi di euro, trainati principalmente da fondi azionari, obbligazionari e prodotti monetari.

Un contesto di mercato complesso ma positivo

Il 2024 ha visto i mercati finanziari muoversi in un contesto di crescente complessità. Da una parte, le politiche monetarie divergenti tra le principali economie hanno creato opportunità e sfide. Gli investitori hanno beneficiato di un ambiente generalmente positivo per le azioni, con l’elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti che ha rafforzato i mercati azionari americani e il dollaro. Tuttavia, l’anno è stato segnato anche da incertezze geopolitiche, tra cui le tensioni nel Medio Oriente, che hanno influito sui prezzi del petrolio e sulla stabilità delle catene di approvvigionamento globali.

Le aspettative di interventi delle banche centrali hanno giocato un ruolo cruciale: se da un lato la Federal Reserve americana ha mantenuto una posizione più cauta, dall’altro la Banca Centrale Europea ha adottato politiche di stimolo attraverso tagli ai tassi d’interesse. Questi fattori hanno influenzato le decisioni degli investitori, spingendoli a ribilanciare i propri portafogli.

Performance dei fondi nel dettaglio

A dicembre, i fondi azionari sono stati la categoria più popolare, con afflussi netti pari a 24,7 miliardi di euro. Questa categoria è stata seguita da fondi monetari (+18,2 miliardi) e obbligazionari (+18,0 miliardi). Di particolare rilievo è stato il contributo degli ETF, che hanno registrato afflussi record di 31,3 miliardi di euro solo nel mese di dicembre.

Per l’intero 2024, i fondi obbligazionari hanno dominato con afflussi netti di 295,3 miliardi di euro, seguiti dai fondi monetari (+274,4 miliardi) e azionari (+136,3 miliardi). È interessante notare che alcune categorie, come i fondi misti (-66,7 miliardi) e quelli immobiliari (-14,7 miliardi), hanno invece subito deflussi significativi, riflettendo un cambiamento delle preferenze degli investitori.

ETF: una crescita inarrestabile

Il 2024 ha rappresentato un anno cruciale per il mercato degli ETF in Europa. Con afflussi annuali pari a 256,4 miliardi di euro, gli ETF hanno raggiunto un nuovo massimo storico, consolidando la loro posizione come strumento di investimento preferito. Gli investitori europei hanno dimostrato una crescente fiducia nei prodotti passivi, grazie ai loro costi ridotti e alla maggiore trasparenza. Questo trend è stato ulteriormente evidenziato dalla performance degli ETF rispetto ai fondi indicizzati tradizionali, che hanno raccolto “solo” 65,2 miliardi di euro nel corso dell’anno.

I protagonisti del mercato: BlackRock domina la scena

Nel panorama europeo dei promotori di fondi, BlackRock si è affermata come leader indiscusso. La società ha registrato afflussi netti di 13,7 miliardi di euro a dicembre, e ben 142,6 miliardi di euro nell’intero 2024. Seguono DWS Group (+49,5 miliardi), JPMorgan (+44,3 miliardi), Vanguard (+39,7 miliardi) e HSBC (+36,2 miliardi). La forte presenza di ETF nel portafoglio di questi promotori ha contribuito significativamente al loro successo.

Le classifiche per asset e categorie

A livello di classificazione globale, i fondi azionari statunitensi hanno dominato a dicembre con afflussi netti di 19,3 miliardi di euro, seguiti dai fondi del mercato monetario in dollari (+14,9 miliardi) e dai fondi azionari globali (+10 miliardi). Al contrario, alcune categorie hanno registrato deflussi, tra cui i fondi azionari tematici sull’energia alternativa (-1,6 miliardi) e quelli azionari Asia-Pacifico ex Giappone (-1,5 miliardi).

Per quanto riguarda l’intero anno, i fondi del mercato monetario in euro sono stati i più venduti (+162,2 miliardi), seguiti dai fondi azionari globali (+117,6 miliardi) e dai fondi azionari statunitensi (+100,3 miliardi). In negativo, i fondi azionari britannici (-23,8 miliardi) e quelli europei (-19,9 miliardi) hanno sofferto deflussi consistenti.

Prospettive per il 2025

Nonostante i segnali positivi, permangono sfide significative per il mercato. L’inversione delle curve dei rendimenti, benché in fase di normalizzazione, rimane un fattore di rischio che potrebbe preannunciare una recessione in alcune economie. Inoltre, le tensioni geopolitiche e l’andamento divergente delle economie globali richiederanno un’attenzione costante da parte degli investitori.

Tuttavia, il 2024 ha dimostrato la capacità dell’industria dei fondi europea di adattarsi a un ambiente in continuo cambiamento, grazie alla diversificazione dei prodotti offerti e alla crescente popolarità degli ETF. Questi elementi lasciano ben sperare per un 2025 che potrebbe consolidare ulteriormente la posizione dell’Europa come uno dei principali mercati finanziari globali.

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