Nel primo trimestre del 2025, i fondi comuni d’investimento europei hanno registrato afflussi netti positivi, segnando un inizio d’anno incoraggiante per il settore. Tuttavia, l’andamento è stato eterogeneo tra le diverse asset class e regioni, riflettendo una certa cautela da parte degli investitori in un contesto macroeconomico ancora incerto.
Afflussi netti positivi, ma inferiori alle attese
Secondo i dati preliminari raccolti da Morningstar, nel primo trimestre del 2025 i fondi comuni europei hanno registrato afflussi netti per circa 45 miliardi di euro. Sebbene il dato sia positivo, rappresenta una flessione rispetto ai 60 miliardi di euro raccolti nello stesso periodo dell’anno precedente. Gli investitori hanno mostrato una preferenza per i fondi obbligazionari e bilanciati, mentre i fondi azionari hanno visto afflussi più modesti.
Fondi obbligazionari e bilanciati in evidenza
I fondi obbligazionari hanno beneficiato di un contesto di tassi d’interesse stabili e di una maggiore ricerca di rendimento da parte degli investitori. In particolare, i fondi che investono in titoli di Stato europei e in obbligazioni corporate investment grade hanno registrato afflussi significativi. Anche i fondi bilanciati, che combinano esposizione azionaria e obbligazionaria, hanno attratto capitali, grazie alla loro capacità di offrire una maggiore diversificazione e una minore volatilità.
Fondi azionari: afflussi modesti e focus settoriale
I fondi azionari europei hanno registrato afflussi netti positivi, sebbene inferiori rispetto ad altre asset class. Gli investitori hanno mostrato un interesse selettivo, privilegiando fondi con focus su settori difensivi come sanità e beni di consumo di base. Al contrario, i fondi con esposizione ai settori tecnologico e ciclico hanno visto afflussi più contenuti, a causa delle incertezze legate alla crescita economica e alle tensioni geopolitiche.
Italia: afflussi in crescita, ma con segnali di rallentamento
In Italia, i fondi comuni hanno registrato afflussi netti positivi nel primo trimestre del 2025, con una raccolta complessiva di circa 5 miliardi di euro. Tuttavia, il ritmo di crescita è risultato inferiore rispetto ai trimestri precedenti, segnalando una maggiore cautela da parte degli investitori retail. I fondi obbligazionari e bilanciati hanno continuato a dominare la raccolta, mentre i fondi azionari hanno visto afflussi più modesti.
### Prospettive per i prossimi mesi
Gli analisti prevedono che la raccolta dei fondi comuni europei possa mantenersi positiva nei prossimi mesi, sostenuta da una maggiore stabilità dei mercati finanziari e da un contesto macroeconomico in graduale miglioramento. Tuttavia, permangono rischi legati all’evoluzione delle politiche monetarie, all’inflazione e alle tensioni geopolitiche, che potrebbero influenzare le scelte di investimento degli investitori.
In sintesi, il primo trimestre del 2025 ha evidenziato una ripresa della raccolta dei fondi comuni europei, con una preferenza per le asset class più difensive. Tuttavia, la presenza di fattori di incertezza suggerisce un approccio prudente da parte degli investitori, in attesa di maggiori segnali di stabilità economica e finanziaria.