Nonostante le incertezze macroeconomiche, il settore assicurativo italiano si appresta a registrare un 2025 con performance robuste, trainato da una crescita sostenuta dei premi e da una maggiore efficienza operativa. È quanto emerge dal report Italian Insurance Sector 2025 pubblicato da S&P Global Ratings.
Boom delle polizze unit-linked
Nel comparto vita, le polizze unit-linked continuano a superare le polizze vita tradizionali, con una crescita annua prevista rispettivamente del 10% e del 5%. Le buone performance dei mercati azionari e la discesa dei tassi d’interesse a breve termine hanno reso queste soluzioni sempre più attraenti per i sottoscrittori. Secondo S&P, le attuali incertezze del mercato non ridurranno l’attrattiva complessiva delle assicurazioni Vita.
Anche i flussi netti sono tornati in territorio positivo: nel quarto trimestre del 2024 hanno toccato i 3,6 miliardi di euro, invertendo la tendenza negativa dello stesso periodo dell’anno precedente.
Riscatti in calo
S&P prevede che i tassi di riscatto nel settore vita diminuiranno ulteriormente nel 2025. In particolare, i riscatti dei prodotti di risparmio vita sono attesi sotto l’8%, in calo rispetto al 9,5% registrato nel 2024. Il miglioramento è legato al rafforzamento delle riserve tecniche da parte delle compagnie e a rendimenti più competitivi offerti dalle polizze di risparmio.
Ramo danni: premi sopra l’inflazione e focus sul non auto
Anche nel ramo danni le prospettive sono positive. S\&P prevede una crescita dei premi superiore all’inflazione per gli assicuratori, spinta dal miglioramento della performance di sottoscrizione e dalla frequenza stabile dei sinistri auto. Il volume complessivo dei premi ha superato i 40 miliardi di euro nel 2024, con una crescita media del 6% prevista fino al 2026.
Le assicurazioni non auto – in particolare quelle sanitarie e immobiliari – cresceranno a ritmi sostenuti, circa il 6% l’anno nel triennio 2024-2026, grazie all’aumento della domanda da parte della popolazione, sempre più anziana e orientata alla sanità privata, e alla rivalutazione degli immobili. Inoltre, la nuova normativa che impone a tutte le imprese italiane di sottoscrivere una copertura contro i rischi catastrofali naturali entro ottobre 2024 potrebbe contribuire ulteriormente all’incremento dei premi.
Redditività in ripresa e sinistri sotto controllo
Il miglioramento della redditività tecnica è confermato dal combined ratio (COR), atteso in calo al 94% nel biennio 2025-2026. Questo risultato è favorito da una riduzione della frequenza dei sinistri, in particolare nel ramo auto, dove gli incidenti con lesioni – i più onerosi per le compagnie – non sono ancora tornati ai livelli pre-pandemia. Anche l’adozione crescente di dispositivi telematici, che monitorano lo stile di guida degli assicurati, sta contribuendo a una gestione del rischio più efficace.
Un settore resiliente e in evoluzione
Il settore assicurativo italiano si conferma dinamico e in trasformazione. Le compagnie stanno adattando le loro strategie con politiche di pricing più sofisticate, una gestione prudente delle riserve e un’offerta di prodotti a garanzie più contenute. In questo contesto, il 2025 si profila come un anno di consolidamento e crescita, con fondamentali solidi e una crescente capacità di affrontare le sfide del mercato.