Fondi UCITS in crescita nel primo trimestre 2025: afflussi in tutte le categorie nonostante l’incertezza sui dazi

Nonostante un leggero calo del valore complessivo degli asset, l’industria europea dei fondi ha registrato afflussi netti solidi nel primo trimestre del 2025. Lo rivela il rapporto trimestrale pubblicato oggi dalla European Fund and Asset Management Association (EFAMA).

Secondo Bernard Delbecque, Senior Director for Economics and Research di EFAMA, “nonostante il calo del valore degli asset, gli UCITS hanno registrato solidi afflussi netti in tutte le categorie durante il trimestre. Il fatto che i fondi obbligazionari siano rimasti la categoria più venduta indica una certa prudenza da parte degli investitori; tuttavia, le crescenti preoccupazioni per i possibili aumenti dei dazi statunitensi non hanno impedito l’acquisto di fondi azionari e multi-asset”.

Nel dettaglio, nel primo trimestre 2025 gli asset netti complessivi di UCITS e AIF sono diminuiti dell’1,1%, attestandosi a 23,2 mila miliardi di euro. Tuttavia, i fondi hanno continuato ad attrarre flussi positivi, con afflussi netti pari a 217 miliardi di euro, leggermente in calo rispetto ai 238 miliardi del quarto trimestre 2024. Di questi, 213 miliardi sono confluiti nei fondi UCITS, mentre i fondi AIF hanno raccolto 4 miliardi, in netto calo rispetto ai 21 miliardi del trimestre precedente.

Tutti i principali comparti dei fondi a lungo termine hanno registrato afflussi netti positivi per un totale di 179 miliardi di euro. I fondi obbligazionari si sono confermati la categoria preferita dagli investitori, raccogliendo 75 miliardi di euro (in calo rispetto ai 91 miliardi del trimestre precedente). Anche i fondi azionari hanno mostrato solidi risultati, con afflussi netti di 64 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 60 miliardi del quarto trimestre 2024. I fondi multi-asset, dopo un periodo più debole, hanno segnato una ripresa con afflussi netti di 20 miliardi, rispetto ai 7 miliardi del trimestre precedente.

Particolarmente positivo l’andamento degli ETF UCITS, che hanno registrato afflussi netti per 100 miliardi di euro, confermando il crescente interesse degli investitori per questi strumenti.

Sul fronte della finanza sostenibile, la raccolta ha mostrato segnali contrastanti: i fondi a lungo termine classificati come SFDR Articolo 9 hanno registrato il sesto trimestre consecutivo di deflussi, con uscite nette pari a 7,9 miliardi di euro. Al contrario, i fondi Articolo 8 hanno attratto 42,6 miliardi di euro di nuovi investimenti.

Infine, nel quarto trimestre 2024 le famiglie europee hanno aumentato significativamente i propri investimenti in fondi, con acquisti netti per 79 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 62 miliardi del trimestre precedente. Si tratta del secondo livello trimestrale più elevato dal secondo trimestre 2021, trainato in particolare dagli investitori di Germania, Spagna e Italia.

 

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