Nonostante le turbolenze dei mercati e le incertezze geopolitiche, i flussi globali dei fondi d’investimento hanno mantenuto un segno positivo nel primo trimestre del 2025, sebbene in rallentamento rispetto alla fine del 2024. È quanto emerge dall’ultimo rapporto trimestrale pubblicato dall’EFAMA, l’European Fund and Asset Management Association.
Secondo Hailin Yang, Senior Data Analyst dell’EFAMA, “le vendite nette di fondi sono diminuite rispetto al quarto trimestre 2024, ma hanno comunque mostrato un andamento positivo, nonostante un contesto di mercato instabile e un sentiment degli investitori indebolito”.
Patrimonio globale in calo, ma solo in euro
Il patrimonio netto dei fondi d’investimento mondiali è diminuito del 3,1% in termini di euro, scendendo a 73,9 trilioni. Tuttavia, in dollari USA, il valore ha segnato un leggero aumento dello 0,8%, grazie alla svalutazione della valuta americana rispetto all’euro. Nei due mercati principali, Stati Uniti ed Europa, i patrimoni sono calati rispettivamente dello 0,8% e dell’1,2% in valuta locale.
Vendite nette positive, ma inferiori
I fondi a lungo termine a livello globale hanno registrato afflussi netti per 394 miliardi di euro, in calo rispetto ai 702 miliardi del trimestre precedente. L’Europa ha guidato con 183 miliardi di euro, trainata dall’Irlanda con 80 miliardi. Gli Stati Uniti hanno seguito con 147 miliardi, mentre l’Asia-Pacifico si è fermata a 24 miliardi, con Cina in forte controtendenza a -60 miliardi.
Gli afflussi nei fondi azionari si sono dimezzati rispetto al trimestre precedente, raggiungendo i 148 miliardi (erano 353 miliardi). Anche qui l’Irlanda ha giocato un ruolo centrale in Europa. I fondi obbligazionari hanno registrato 214 miliardi di euro in afflussi netti, soprattutto negli Stati Uniti e in Europa (Lussemburgo, Irlanda e Francia tra i principali contributori). La Cina, invece, ha perso 49 miliardi in questo segmento.
I fondi multi-asset hanno continuato a soffrire, con deflussi per 37 miliardi di euro (erano 4 miliardi nel Q4 2024), dovuti in gran parte agli Stati Uniti (-47 miliardi) e alla Cina (-12 miliardi). L’Europa, al contrario, ha mostrato resilienza con afflussi pari a 20 miliardi.
Gli ETF globali hanno attratto 442 miliardi di euro nel primo trimestre, in diminuzione rispetto ai 551 miliardi del quarto trimestre 2024. Anche in questo caso, gli Stati Uniti si confermano il mercato leader con 284 miliardi.
Fondi monetari in calo, ma ancora in attivo
I fondi del mercato monetario (MMF) hanno visto un calo degli afflussi netti a 149 miliardi di euro, rispetto ai 545 miliardi del trimestre precedente. La maggior parte delle entrate è stata registrata negli Stati Uniti (123 miliardi), seguiti dall’Europa (39 miliardi), soprattutto grazie a Lussemburgo e Irlanda. In calo invece i flussi in Cina (-36 miliardi) e Giappone (-5 miliardi).
Uno scenario complesso, ma non negativo
Nonostante la contrazione in vari segmenti, l’industria globale dei fondi ha mostrato una certa tenuta. La capacità di attrarre capitali in un contesto incerto riflette la fiducia di fondo degli investitori nella gestione professionale e nella diversificazione.
Il report trimestrale dell’EFAMA si conferma uno strumento chiave per comprendere l’andamento dei mercati globali e valutare la posizione competitiva dell’Europa nel settore del risparmio gestito.