Secondo una nuova ricerca globale condotta da Nickel Digital Asset Management (fondo hedge con sede a Londra specializzato in asset digitali) fondi pensione, gestori patrimoniali, family office e asset manager assicurativi stanno mostrando un crescente ottimismo nei confronti del settore delle criptovalute e degli asset digitali. Alla base di questo cambio di atteggiamento vi è una maggiore comprensione del funzionamento e dei vantaggi legati a questo mercato in rapida evoluzione.
Lo studio ha coinvolto investitori istituzionali e gestori della ricchezza già attivi nel settore in mercati chiave come Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Svizzera, Singapore, Brasile ed Emirati Arabi Uniti, con una gestione patrimoniale complessiva di circa 1.100 miliardi di dollari.
I dati parlano chiaro: il 90% degli intervistati si è dichiarato positivo sugli asset digitali come classe di investimento, con un 13% che si è detto molto positivo. Nessuno degli operatori intervistati ha espresso un’opinione negativa sul mercato attuale, mentre un restante 10% ha mantenuto una posizione neutrale.
L’indagine evidenzia anche i principali vantaggi percepiti dagli investitori. In cima alla lista troviamo la possibilità di operare 24 ore su 24, sette giorni su sette, seguita dall’efficienza dell’ecosistema DeFi. A sorprendere è che il potenziale di ritorni elevati, pur riconosciuto, si è classificato solo al terzo posto, nonostante le recenti performance positive del settore. Seguono l’apprezzamento del capitale e la funzione di copertura contro la svalutazione monetaria. Più in basso nella classifica si trovano le opportunità di rendimento, il ruolo di copertura contro l’inflazione, le opportunità di arbitraggio e la bassa correlazione con altre classi di attivi.
Un altro dato significativo riguarda le aspettative future: il 94% degli intervistati ritiene che gli asset digitali fungeranno da copertura contro l’inflazione e l’instabilità economica nei prossimi 12 mesi. Inoltre, l’87% prevede una crescita della capitalizzazione di mercato globale del settore entro la fine dell’anno. Il 35% si aspetta che essa superi i 4.000 miliardi di dollari rispetto agli attuali 3.200 miliardi, mentre il 52% prevede un valore compreso tra questi due livelli.
Il quadro che emerge dalla ricerca di Nickel è quello di un’industria sempre più matura, che sta conquistando la fiducia di attori istituzionali grazie a una combinazione di innovazione tecnologica, efficienza operativa e resilienza economica.