Anima, trimestre a due facce

RISULTATI A DUE FACCE – Il gruppo Anima licenzia i primi nove mesi dell’anno con una raccolta netta positiva per circa 4,5 miliardi di euro; il totale delle masse gestite a fine settembre 2016 ha superato i 71,5 miliardi di euro (a fronte dei 64,3 miliardi di euro a fine settembre 2015). Le commissioni nette di gestione hanno raggiunto i 159,9 milioni di euro (in crescita del 2% rispetto ai 156,8 milioni di euro dello sresso periodo del 2015). Nel corso dei primi nove mesi dell’esercizio le commissioni di incentivo sono state di entità molto contenuta (5,0 milioni di euro a fronte dei 44,9 milioni di euro dei primi 9 mesi del 2015). Considerando queste ultime e gli altri proventi, i ricavi totali si sono attestati a 181,1 milioni di euro (in calo del 17% sui 218,8 milioni di euro dei primi nove mesi del 2015). L’utile netto consolidato è stato pari a 63,3 milioni (-34% anno su anno); l’utile netto consolidato normalizzato è stato invece pari a 87,8 milioni (-22% rispetto ai primi 9 mesi del 2015).

CONTESTO NON FACILE –“Il terzo trimestre per Anima è stato a due facce: da un lato un business istituzionale che continua a evidenziare importanti dati di raccolta, frutto anche dell’ottima collaborazione con il gruppo Poste Italiane, dall’altro un retail sul quale, dopo l’estate, sono tornate a pesare sulle scelte di investimento le incertezze legate alla volatilità dei mercati ed al dibattito sul settore bancario italiano”, ha commentato Marco Carreri, amministratore delegato di Anima Holding S.p.A. “Nonostante questo contesto non facile, Anima anche nel 2016 cresce per via organica quasi il triplo della media dell’industria italiana del risparmio gestito, e guarda anche con interesse alle opportunità di ulteriore diversificazione dei propri canali distributivi mediante alleanze ed acquisizioni”.

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