Consultinvest: la view di medio termine punta sull’azionario

PROSPETTIVE NEGATIVE – I nostri timori che l’asset class obbligazionaria governativa potesse nascondere i maggiori rischi per l’investitore si stanno concretizzando, e il nuovo scenario rende ancora più negative le prospettive strategiche per i mercati obbligazionari governativi e sul tasso fisso in particolare, spiega una nota di Consultinvest, la società guidata da Maurizio Vitolo. Anche se la “Trumponomics” non dovesse trovare un’applicazione estesa e completa come nel programma elettorale, il rischio è che si sia all’inizio di un bear market di medio periodo e che il mercato obbligazionario USA sia al capolinea dopo anni di rendimenti artificiosamente compressi dall’azione dal QE della FED. La volatilità e la risalita dei rendimenti negli USA genererà tensioni e pressioni al rialzo anche per quelli dell’area euro, soprattutto per la periferia e per i comparti a maggior contenuto di rischio di credito. Fino a che non saranno evidenti segnali recessivi i mercati obbligazionari governativi rimarranno sotto pressione.

LE PROSPETTIVE GEOPOLITICHE –
Sul fronte geo-politico il voto referendario italiano, dopo la Brexit e Trump, conferma indipendentemente dalla matrice politica o geografica l’attuale difficoltà di governi ed establishment nell’affermare la propria volontà e i propri progetti. Il 2017 vedrà elezioni politiche in Olanda, Francia e Germania ma riteniamo non vi è alcun desiderio politico né da parte dei governi nazionali (per ragioni di opportunità interna) né da parte della Commissione di sollevare un nuovo problema di stabilità della moneta unica a distanza di 18 mesi dall’ultima crisi di Atene. Ci aspettiamo che la volatilità nei mercati rimarrà elevata, soprattutto per quelli obbligazionari e per quelli valutari. Il fronte rimbalzo della borsa italiana e dei bancari\finanziari europei hanno dato un notevole contributo positivo ai fondi di Consultinvest. Continuiamo a credere che l’Europa sia a sconto rispetto ad altre macro-aree geografiche anche se il mercato nel breve potrebbe andare incontro a prese di beneficio; la view di medio termine rimane impostata positivamente sull’azionario rispetto ai bond, conclude la nota.

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