Fondi comuni – la Cina gioca la sua partita

L’analisi dei migliori e peggiori comparti inclusi nell’area azionari Pacifico vede il fondo Fidelity Funds – South East Asia Fund in vetta alla classifica nella settimana che va dal 23 dicembre al 2 gennaio con una performance positiva del +8,1%.
Il comparto, lanciato nel febbraio 2004 gestisce un patrimonio di 2175 milioni di euro e ha registrato una performance YTD positiva +1,7% contro una performance a 3 anni del -3,7%.
Il benchmark di riferimento è il MSCI AC Far East Free ex Japan Gross Index.

Il fondo tende a concentrarsi su società “blue chip”, consentendo quindi di mantenere un livello di liquidità abbastanza elevato nel fondo. Il gestore del fondo è orientato alle azioni di società a crescita rapida e usa l’approccio “bottom-up” per la selezione delle azioni, concentrandosi sulle società caratterizzate da una crescita degli utili superiori alla media del loro settore o mercato. Cerca le società con una dirigenza di qualità elevata, un vantaggio competitivo globale, finanze in buona salute e flusso di cassa positivo. In base a tale approccio, il fondo può scostarsi in modo sostanziale dall’indice di riferimento in termini di ripartizione di mercato. In effetti, a volte una pesante proporzione del portafoglio potrà essere detenuta in un solo mercato specifico.
Il comparto investe in via principale in titoli azionari quotati nelle borse del Bacino del Pacifico con esclusione del Giappone.

Per sopperire alla perdita di valore del dollaro, la Cina corre ai ripari tentando di rendere convertibile la propria moneta e darle un ruolo di valuta di riserva.
Tale esperimento riguarda, al momento, gli scambi commerciali con Hong Kong e altri Paesi limitrofi.
Se la Cina arrivasse a rendere convertibile la propria moneta, la conseguenza sarebbe che i Paesi importatori dovrebbero dotarsi di riserve di yuan. Ciò porterebbe le banche centrali a disinvestire gli attivi in dollari, creando una crisi valutaria a causa della sottovalutazione artificiale del tasso di cambio della moneta cinese. Le stesse istituzioni cinesi sono consapevoli di tale sottovalutazione e sanno che bisogna porvi rimedio.

Il basso valore dello yuan ha attirato migliaia di imprese americane ed europee che hanno contribuito a trasformare il Paese in una grabde economia:  salari ai limiti della sussistenza e manodopera priva di diritti erano un piatto a cui non si poteva rinunciare.

I MIGLIORI FONDI AZIONARI DAL 23/12 AL 02/01

Valuta fondo percentuale
EURO FIDELITY FUNDS – SOUTH EAST ASIA FUND 8,12%
USD HSBC GIF CHINESE EQUITY 7,68%
USD SISF CHINA OPPORTUNITIES 7,56%
USD FIDELITY FUNDS – ASIAN SPECIAL SITUATIONS FUND 7,46%
USD FIDELITY FUNDS – PACIFIC FUND 7,30%

I PEGGIORI FONDI AZIONARI DAL 23/12 AL 02/01

Valuta fondo percentuale
USD DEXIA EQUITIES L ASIA PREMIER -14,06%
USD CAF ASIA PACIFIC QUANT -11,51%
USD AWF TALENTS ASIA -6,98%
USD SARASIN EMERGINGSAR ASIA -5,99%
JPY DUEMME SICAV ASIAN EQUITIES -3,81%

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