Fondi comuni – rallentamenti economia Pacifico

L’analisi dei migliori e peggiori comparti inclusi nell’area azionari Pacifico vede il fondo Jp Morgan Funds JF Korea Equity Fund in vetta alla classifica nella settimana che va dal 4 al 12 dicembre con una performance positiva del +18,6%. Il comparto, lanciato nel settembre 2007, ha registrato una performance YTD negativa -48,9%. Il benchmark di riferimento è il KOSPI Index.

Il comparto investe almeno il 67% degli attivi complessivi (escluso il denaro e strumenti equivalenti), direttamente o mediante strumenti finanziari derivati, in azioni e titoli legati ad azioni di società costituite ai sensi delle disposizioni legislative vigenti, e con sede legale, in Corea o con la parte preponderante delle proprie attività economiche in Corea, anche se sono quotate altrove. L’esposizione in azioni può essere realizzata mediante investimento in azioni, ricevute di deposito, warrant e altri diritti di partecipazione. Fermo restando quanto sopra, l’esposizione in azioni può essere ottenuta, in misura limitata, anche mediante investimento in titoli convertibili, titoli indicizzati e partecipazioni e certificati indicizzati ai mercati azionari.

Periodicamente il comparto può utilizzare strumenti finanziari a lungo termine per aumentare la propria esposizione complessiva ad azioni e titoli legati ad azioni fino al 130% del patrimonio totale netto.  Il dollaro è la valuta di denominazione del comparto, tuttavia gli attivi possono essere denominati anche in altre valute e l’esposizione in dette valute può essere coperta.

Tra le proposte del vertice c’è anche il progetto di ricapitalizzare la Banca asiatica per lo sviluppo per sostenere le nazioni più colpite da problemi finanziari. I premier dei tre Paesi si sono detti d’accordo nel rafforzare la cooperazione per affrontare la crisi in atto.

Tutte le belle parole e promesse spese durante lo scorso G-20 con cui i Paesi si impegnavano a non alzare nuove barriere protezionistiche tariffarie sembrano destinati a rimanere su carta. La realtà è che la globalizzazione si è sviluppata ed ha prosperato proprio sul controllo dell’emissione di moneta e sul protezionismo doganale. Mentre ora molti Paesi, per affrontare la crisi, hanno invaso il mercato con miliardi di liquidità a debito, che sta quindi indebitando le popolazioni, senza avere grandi ripercussioni sulla stabilità del sistema.
Un’ altra fonte di preoccupazione per la stabilità mondiale può venire dal profondo debito estero Usa e la svalutazione eccessiva dello yuan cinese.

In seguito alla notizia che il Senato americano non ha approvato il piano di rilancio per il settore automobilistico, che prevedeva aiuti per 14 miliardi di dollari, le principali Borse asiatiche ( Hong Kong, Shangai e Tokyo) hanno chiuso con consistenti ribassi.

Ad Hong Kong si sono registrate perdite nelle aziende immobiliari a causa delle incertezze della situazione tailandese, dove tali società detengono grandi interessi in immobili.

In Cina il Governo ha iniziato a togliere il controllo sui generi alimentari che era stato introdotto a gennaio per contenere l’inflazione.

I MIGLIORI FONDI AZIONARI DAL 04/12 AL 12/12

Valuta fondo percentuale
USD JP MORGAN FUNDS JF KOREA EQUITY FUND 18,62%
USD CAF KOREA 14,41%
USD JP MORGAN INVESTMENT FUNDS JF ASIA EX – JAPAN FUND 13,23%
USD DEXIA EQUITIES L ASIA PREMIER 12,20%
USD HHF PACIFIC EQUITY FUND 11,47%

I PEGGIORI FONDI AZIONARI DAL 04/12 AL 12/12

Valuta fondo percentuale
EURO DWS INVEST JAPANESE SMALL/MID CAP -1,74%
EURO SANPAOLO INVEST EQUITY PACIFIC EX JAPAN FUND -1,03%
JPY PICTET FUNDS (LUX) JAPANESE MID-SMALL CAP -1,00%
EURO M&G JAPAN SMAL
LER COMPANIES FUND
-0,83%
EURO SANPAOLO INVEST EQUITY JAPAN FUND -0,42%

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