Polizze: in Italia non ci resta che piangere

Le polizze in Italia vivono un periodo di involuzione. Ovviamente non sul piano tecnico, ma su quello del gradimento da parte del pubblico; e le ripercussioni sono a tutto tondo. Valori dimezzati per i prodotti a capitalizzazione e bancassurance in crisi.

La fotografia, non particolarmente aggiornata ma esaustiva, è stata scattata dall´Isvap: l´autorità di vigilanza delle compagnie ha evidenziato infatti nel primo semestre del 2008, il quasi azzeramento dell´utile netto delle compagnie di assicurazione pari a 188 milioni di euro, contro i 3.287,5 milioni del semestre corrispondente ( a livello percentuale siamo di fronte ad una perdita del 94%). Un decremento senza dubbio impressionante, anche alla luce della non altrettanto pesante diminuzione della raccolta; a ribadire quando la crisi incida sui bilanci di qualunque società, a prescindere dalle ripercussioni dirette sull’attività caratteristica. Infatti,  se osserviamo l´andamento della raccolta premi: nei primi sei mesi del 2008 il totale lordo delle polizze emesse è stato pari a 49,4 miliardi di euro, con un decremento del 10,2% rispetto all´analogo periodo del 2007. Peggio ha fatto il comparto vita: le polizze sono diminuite del 15,9%, per un totale di 29,22 miliardi di euro, e rappresentano complessivamente il 60,8% della produzione, mentre la raccolta dei rami danni segna un meno 0,5%. Come sta capitando per gli strumenti di investimento nel mondo del risparmio gestito, anche a livello assicurativo è presente una rivalutazione dei prodotti considerati più classici e conseguentemente “sicuri”: il Ramo primo (cioè quello delle polizze tradizionali) cresce dell´1,7% mentre vanno malissimo le polizze a capitalizzazione (-49,9%) e malino quelle comunque collegate alle quote di fondi o agli indici di Borsa (-27,3%).

Una sintesi chiara delle problematiche di settore. Problematiche che accomunano tantissime figure di intermediazione, artefici di un solidale girotondo intorno ad un cratere brontolante, che li affligge a turno con i suoi scottanti lapilli.

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