Polizze: alla ribalta la copertura da pirateria

I pirati non rientrano soltanto tra le paure degli arrembanti Peter Pan di turno. Il moltiplicarsi di fenomeni di questo tipo nel corso dell’ultimo periodo, determina importanti ripercussioni sul mondo assicurativo. E’ innegabile, la nascita di un nuovo rischio incombente sulle finanze di diverse società mondiali: il rischio pirateria.

Zone particolarmente colpite da questo fenomeno, quali le coste della Somalia e il Golfo di Aden, sono state teatro di azioni che hanno dimostrato come la pirateria si sia evoluta dotandosi di mezzi di assalto efficaci, che hanno permesso di puntare su obiettivi sempre più ambiziosi. A fronte della crescita di questo fenomeno, gli esperti assicurativi prevedono un duplice effetto: da una parte, l’aumento della domanda di coperture assicurative per il furto del carico e/o del natante, dall’altra, la comparsa di nuovi prodotti assicurativi. È infatti dei primi giorni di dicembre la notizia del lancio della prima polizza contro il rischio di sequestro e riscatto per l’equipaggio di navi vittime dei pirati; a proporla è stata la Lloyd. I costi della copertura variano a secondo dell’itinerario di viaggio intrapreso ed il valore del valore della nave, con un costo che può arrivare fino a 1,5 milioni di dollari per assicurare una flotta di navi. D’altra parte i pirati tendono a richiedere riscatti iniziali che possono raggiungere i 50 milioni di dollari (anche se in genere poi, tramite contrattazione, il “prezzo” scende al di sotto della decina) con conseguenze importanti sui bilanci societari.

Chissà se anche il mercato Italiano vedrà la nascita di questo curioso ma senz’altro attuale prodotto. Nel frattempo non resta che affidarci a Peter Pan.

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