Real Estate – Mercato immobiliare, continua l'affanno

Il 2009 si dovrebbe chiudere con una flessione meno accentuata delle compravendite rispetto al 2008. A confermarlo è il report pubblicato dall’Ufficio Studi di UBH relativamente ai primi sei mesi del 2009.

Confrontando il primo semestre del 2009 con lo stesso periodo del 2008 l’Ufficio Studi di UBH ha evidenziato che i prezzi sono in calo in tutte le grandi città, un nuovo allungamento dei tempi medi di vendita e che la forbice fra prezzo d’offerta e prezzo di vendita è arrivato a superare i 15 punti percentuali.

Dal report emerge che il 2009 è il terzo anno consecutivo di calo delle compravendite, un fenomeno che non si era registrato negli ultimi 25 anni. Un calo molto consistente dei prezzi lo si era invece registrato per 3 anni di seguito a inizio anni ’90.

Alla fine del primo semestre 2009 il mercato immobiliare residenziale italiano conferma quelle che erano le tendenze registrate alla fine dell’anno scorso: le compravendite sono scese sia nelle grandi che nelle medie città ma a velocità differente, con una stima compresa fra il -14,0% e il -16,0% rispetto al primo semestre 2008. La velocità maggiore è data dagli scambi in discesa delle medie e piccole realtà urbane localizzate soprattutto nella provincia delle maggiori aree metropolitane, dove a soffrire di più è la domanda di chi deve far ricorso a un finanziamento superiore all’80% del valore dell’abitazione da acquistare.

«La fase di aggiustamento dei prezzi continua anche nel primo semestre, l’incidenza di perdita di valore degli immobili in questa prima parte del 2009 è stata però attutita da un tasso di inflazione vicino allo zero – ha commentato Alessandro Ghisolfi, direttore dell’Ufficio Studi di UBH – Il mercato del prodotto obsoleto e da ristrutturare sconta maggiormente la debolezza della domanda e i prezzi offerti vengono mediamente trattati sino ad arrivare al 15% di ribasso (con punte del 20%) prima della chiusura delle transazioni.

Per quanto riguarda il secondo trimestre la domanda residenziale ha dato qualche timido segnale di ripresa rispetto al primo trimestre dell’anno. La previsione per fine anno è che il mercato segnerà una nuova flessione, meno pesante rispetto a quella del 2008, probabilmente compresa fra l’11% e il 13% tendenziale annuo.

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