Real Estate – Aedes, quale piano strategico?

Occhi puntati sul piano strategico di Aedes. Il gruppo immobiliare romano Prim – Promozioni Immobiliari si dice perplesso riguardo la strategia industriale della real estate company di cui è il secondo azionista dopo la famiglia Amenduni con una quota del 4,5% circa.

Per Enrico Maria Antonelli “Aedes sta attuando una serie di politiche aziendali la cui pianificazione risulta attualmente poco organica e poco costruttiva rispetto alle finalità di crescita e sviluppo di quella che è una delle più antiche società quotate in Italia”.

Al recente aumento di capitale da 296 milioni sottoscritto dalle banche, prosegue, “non risulta un corrispettivo piano di sviluppo”. “Contrariamente a quanto potrebbe far pensare l’impegno da parte degli istituti finanziari, inoltre, riscontriamo un preoccupante aumento delle dismissioni immobiliari e una spiccata tendenza a risolvere le sinergie proficue precedentemente in atto”, continua Prim che critica, ad esempio, lo scioglimento della joint venture con Operae e la riduzione della quota in Nova Re.

Il numero uno di Prim, Enrico Maria Antonelli, conclude: “Risulta preoccupante l’assenza di una proattiva politica aziendale volta alla valorizzazione degli asset, alla crescita degli impegni di capitale effettuati in operazioni di sviluppo a lungo termine, accanto allo scarso coinvolgimento di attori che pur coinvolti con partecipazioni di minoranza avrebbero tutto l’interesse a collaborare a una strategia proattiva e finalizzata alla crescita di lungo termine. Si rischia così di tornare alla fase precedente l’aumento di capitale vanificando così tutti gli sforzi finanziari degli azionisti”.

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