Lo scudo 2 privilegia gli immobili

 Si concluderà tra qualche settimana la seconda fase dello scudo fiscale, iniziata lo scorso 30 dicembre, ma che ha innalzato l’imposta straordinaria al 6%. E già iniziano a comparire le prime osservazioni sui numeri e sugli effetti della proroga.

In particolare sembrerebbe che questa nuova fase abbia privilegiato la regolarizzazione degli immobili, che invece nella prima fase (conclusasi il 15 dicembre 2009), era stata più oggetto di dubbi, sciolti in parte dall’emissione della Circolare  49/E, emessa però soltanto a ridosso della scadenza.

Ecco perché è soltanto con la seconda fase che i proprietari di immobili all’estero, soprattutto quelli detenuti fuori dall’Europa, stanno valutando la possibilità di “rimpatriare” tali capitali soprattutto dopo che i nuovi obblighi del quadro RW spingono verso la regolarizzazione. E in particolare sembrerebbe che siano proprio le proprietà detenute nella white list a giocare un ruolo di primo piano.

Si vedrà se la fase tre, ossia quella che si concluderà il prossimo aprile, e a ridosso della scadenza porterà maggiori effetti. Sicuramente conoscendo gli italiani che si muovono soltanto a ridosso delle scadenze è probabile che sia così. 

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