Il dubbio manovra

… è questa l’opinione di [p]Mario Breglia[/p], presidente di [s]Scenari Immobiliari[/s] che in occasione della presentazione del rapporto 2010 sui Fondi Immobiliari in Italia e all’Estero elaborato dalla società da lui presieduta, non ha perso occasione per ricordare che il 2009 si è chiuso con un ampliamento del settore del risparmio gestito nell’immobiliare. E che le previsioni per il 2010 sono positive. La motivazione? I risparmiatori e gli investitori hanno dimostrato, a livello mondiale, di credere nello strumento fondi in quanto tali prodotti sono stati in grado di superare la crisi economica e fornire rendimenti stabili nel tempo. Nel 2009 a livello globale, come riporta lo studio di Scenari Immobiliari, il patrimonio è arrivato a 1.390 miliardi di euro, con un incremento di oltre il 6% rispetto all’anno precedente. Anche se è opportuno fare dei distinguo. Perché mentre i Reit hanno reagito positivamente alle difficoltà dei mercati con numerosi investimenti, approfittando delle occasioni presenti nel settore, anche grazie a prezzi più bassi, i fondi immobiliari hanno adottato una politica più prudente, effettuando un numero circoscritto di acquisti. Anzi a volte hanno alienato quote per reperire liquidità. Ma la prudenza ha ben ripagato questi fondi, con dei buoni livelli di performance.

Infatti a livello europeo i fondi hanno registrato una media di +2,4%. Il rendimento più elevato spetta ai fondi francesi, mentre quello più basso riguarda i fondi russi. Anche se l’andamento è stato abbastanza diversificato da paese a paese. Per quanto riguarda l’Italia essa ha segnato il rendimento più basso a livello europeo, superiore solo a quello della Germania, ove però predominano i fondi aperti. Negativa invece la performance dei fondi spagnoli, a causa anche delle difficili condizioni del mercato locale. A livello di patrimonio l’Italia resta quella con un asset under management più dimensionato con una media a fondo di circa 115 milioni.

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