La trasparenza pesa sul mercato immobiliare di Dubai

Più trasparenza, più costi. E’ questo il messaggio che emerge da una ricerca condotta da Credit Suisse sul mercato immobiliare di Dubai.
La creazione nel 2007 dell’ente Rera, Real Estate Regulatory Agency, e la conseguente costituzione dell’insieme delle regole sulla trasparenza nelle nuove costruzioni hanno aiutato Dubai a passare dalla valutazione “poco trasparente” a quella “semi trasparente” nell’indice internazionale Real Estate Trasparency di Jones Lang LaSalle. 
 
Ma nel breve termine le nuove misure avranno un effetto negativo nel settore, andando a pesare sui costi amministrativi e di costruzione. 
Le società immobiliari saranno sottoposte a maggiori spese proprio nel momento in cui stanno già soffrendo per i forti costi dovuti agli aumenti dei prezzi dei materiali, che in alcuni casi hanno registrato un incremento addirittura del 50%.
 
Gli elevati prezzi rappresentano un grande salasso per l’economia mondiale e dato che i costi per le case sono uno dei driver più importanti del sistema immobiliare, le autorità hanno cercato di ridurre l’inflazione imponendo dei limiti agli affitti (si veda la figura 1), che hanno generato da inizio anno una forte diminuzione rispetto al 2007, come nel caso dell’Oman. 


 

Nonostante ciò, a Dubai la domanda per le case è ancora elevata. Le transazioni terriere nel primo semestre 2008 sono più che raddoppiate rispetto allo stesso periodo del 2007 (si veda la figura 2) e i mutui accesi stanno ancora crescendo, con un tasso del 55% su base annua. 


 

Ma nei prossimi mesi, le nuove regole sulla trasparenza potrebbero rendere più difficile l’accensione di un mutuo, soprattutto per quanto riguarda la registrazione e la documentazione finanziaria, per molti nuclei famigliari e l’erogazione di prestiti alle piccole e medie imprese, indebolendo di conseguenza la domanda di acquisto di nuove abitazioni. 

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