Gli hedge deludono e UBP taglia

Union Bancarie Priveè, uno dei leader mondiali nei fondi di fondi hedge, ha detto di voler diminuire la propria esposizione sui fondi speculativi.

Secondo il manager che amministra oltre 124,5 miliardi di dollari (al 30 settembre 2008),  i gestori alternativi hanno fatto male nei due anni passati e  altre asset class sono ormai diventate più attraenti (come bond e azioni) “il premio per il rischio legato al credito e ai corporate comincia a diventare molto attrattivo negli ultimi tempi”. 

A dirlo è Cristophe Bernard (nella foto), numero uno della divisione asset management del gruppo svizzero, ha detto che nei prossimi trimestri, i 2,6 trilioni di dollari dell’industria hedge si ridurranno di un terzo.

Secondo il top manager, i problemi che l’industria ha attraversato nell’ultimo anno sono peggiori delle crisi del 1998 e del 2001-2002: “I fondi hedge sono disegnati per produrre rendimenti assoluti. Se questo non accade (entro la fine dell’anno) i fondi termineranno l’anno con cali del 10-12 percento. Quindi la funzione basica dei fondi hedge viene a mancare” ha detto Bernard durante una conferenza sul wealth management.

Per queste ragioni il gruppo svizzero ridurrà la propria esposizione verso gli hedge al 20-25% rispetto il 30% della fine dello scorso anno, preferendo investire con fondi più conservativi o generatori di cash. Oltre a questo il manager ha detto che UBP  modificherà in tempi rapidi la lista dei fondi con cui investe la società, così da tagliare i manager che non hanno saputo reagire alla crisi.

Nel mese di settembre, l’indice HFRI è sceso del 4,68%, il secondo peggior risultato dopo l’agosto del 1998 (-8,7%). La performance da inizio anno scende così al 9,41 percento.

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