Fondi immobiliari, plusvalenze più costose

Con la circolare di lunedì 3 novembre emessa dall’Agenzia delle Entrate diventano più onerose le plusvalenze sui fondi immobiliari. In particolare la circolare dell’Agenzia contiene alcune precisazioni di natura fiscale sulle modifiche apportate alla disciplina dei fondi immobiliari, ossia quei fondi che investono il proprio patrimonio esclusivamente o prevalentemente in beni immobili, in diritti reali immobiliari e in partecipazioni in società immobiliari.

Tra le principali novità introdotte gli occhi sono puntati sull’innalzamento dell’aliquota sui capital gains cresciuta dal 12,50 al 20%, che potrebbe creare uno scontento generale da parte delle società di gestione. Lo stesso aumento, ossia il passaggio da un’aliquota al 12,5 al 20%, è previsto sui proventi periodici erogati e sulle somme distribuite in fase di riscatto o liquidazione dei fondi immobiliari. Altro punto dolente per le società di gestione.

Altra importante novità riguarda l’introduzione del regime speciale, che però si limita ai soli fondi a ristretta base partecipativa e a quelli famigliari. In particolare il regime speciale si  applica ai fondi per i quali i regolamenti di gestione non prevedono la quotazione dei certificati partecipativi in mercati regolamentati italiani o esteri, che abbiano un patrimonio inferiore a 400 milioni di euro. Il regime speciale consiste nell’applicazione di un’imposta patrimoniale dell’1% del valore netto del patrimonio del fondo, che si aggiunge alla ritenuta alla fonte sui proventi distribuiti ai partecipanti.

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