Arriva il primo ETF conforme ai PIR

Lyxor offre al mercato il primo ETF PIR, il Lyxor FTSE Italia Mid Cap UCITS ha un track record di quasi 3 anni ed è ora formalmente e ufficialmente PIR (Piani Individuali di Risparmio a lungo termine) in vigore da quest’anno. L’ETF ha pertanto cambiato denominazione in Lyxor FTSE Italia Mid Cap PIR UCITS ETF.

I PIR sono stati introdotti al fine di stimolare gli investimenti verso le piccole e medie aziende italiane e permettono agli investitori di beneficiare dell’esenzione dalla tassazione sui redditi finanziari generati dagli investimenti effettuati nei PIR, se mantenuti per almeno 5 anni.

L’ETF si espone principalmente alle 60 società italiane a media capitalizzazione, non inserite nell’indice FTSE MIB e quotate su Borsa Italiana, che rappresentano uno spaccato del tessuto imprenditoriale più rappresentativo e prestigioso del paese come, ad esempio, Brunello Cucinelli, Fila, Geox, Piaggio, Safilo, Technogym e Tod’s. I tre settori principali risultano essere l’Industria (29%), la Finanza (22%) e i Beni di Consumo (15%). L’ETF ha optato per la capitalizzazione dei proventi periodici (per semplificare le incombenze operative degli intermediari che utilizzeranno l’ETF nelle loro “soluzioni PIR”) e, a partire dal 28 di marzo, passerà alla replica fisica.

Il Lyxor FTSE Italia Mid Cap PIR UCITS ETF si rivolge principalmente agli intermediari che stanno realizzando per i loro clienti delle soluzioni PIR come, ad esempio, Fondi, Assicurazioni, Unit Linked, Gestioni Patrimoniali La norma impone, infatti, un investimento minimo del 21% in mid/small cap italiane e, per gli intermediari, l’ETF rappresenta uno strumento semplice ed economico per coprire tale asset class che risulta solitamente poco liquida. L’ETF può essere impiegato, godendo dei relativi benefici fiscali, anche da Casse Previdenziali e Fondi Pensione.

L’ETF può essere acquistato direttamente dagli investitori privati su Borsa Italiana ma, per beneficiare dell’esenzione fiscale, essi dovranno attendere l’istituzione, da parte dei loro intermediari, di appositi Depositi Titoli PIR, capaci di gestire le relative procedure fiscali: al riguardo DIRECTA SIM si è già attivata per presentare una soluzione operativa a breve. L’ETF ha un TER (costo totale) di 0,5% all’anno e non prevede né commissioni di performance né costi di entrata e uscita (ad eccezione dei costi di negoziazione dovuti al proprio intermediario).

“L’ETF coglie in pieno lo spirito della norma che vuole favorire l’economia reale agevolando l’afflusso del risparmio verso le società italiane di piccola e media capitalizzazione”, spiega Marcello Chelli, Referente per i Lyxor ETF in Italia. “Gli ETF sono spesso utilizzati per investimenti di lungo termine e lo status PIR del nostro ETF permette agli investitori (anche in maniera mediata attraverso le soluzioni PIR degli intermediari) di combinare i vantaggi fiscali della regolamentazione PIR con la semplicità, la trasparenza e i costi contenuti tipici degli ETF”.

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