LE SVALUTAZIONI – Pesanti svalutazioni (1,84 miliardi di euro complessivi) relative alle attività in Polonia, Egitto e Romania abbattono gli utili di France Telecom. L’ex monopolista telefonico francese ha visto l’utile netto dell’esercizio 2012 crollare a 820 milioni di euro contro i 3,9 miliardi dell’anno precedente, a fronte di un fatturato calato del 3,9% a 43,5 miliardi, secondo quanto si legge in una nota societaria in cui si precisa anche che la società è “meno ottimista di pochi mesi or sono circa il termine della guerra di prezzi in Francia” e che tuttavia i flussi di cassa operativi (pari a 8 miliardi di euro nel 2012) “dovrebbero stabilizzarsi o rimbalzare nel 2014 grazie a una crescita dei risultati internazionali e al taglio dei costi in Francia”.
IL DEBITO – Per ridurre l’indebitamento France Telecom ha anche deciso di limitare il dividendo ad “almeno 80 centesimi per azione” per l’esercizio 2012 e 2013. I risultati non sorprendono comunque il mercato, tanto che a Parigi il titolo recupera stamane oltre il 2% a 7,885 euro per azione contro gli 8,34 euro della chiusura dell’ultima seduta del 2012.