PESANO MULTE E RISTRUTTURAZIONE – Ubs sottotono a Zurigo, dopo che il colosso elvetico ha annunciato stamane di aver chiuso il 2012 con una perdita netta di 2,5 miliardi di franchi svizzeri (circa due miliardi di euro) rispetto ai 41, miliardi di utile netto segnato a fine 2011. Il dato è peggiore delle previsioni di consensus degli analisti e risente della multa da 1,4 miliardi di franchi inflitta alla banca per il suo coinvolgimento nello scandalo della manipolazione del tasso Libor oltre che di 258 milioni di franchi svizzeri di oneri straordinari legati alla ristrutturazione in corso.
VIA LIBERA A BUY-BACK – Ciò nonostante il Cda ha deciso di incrementare del 50% il dividendo da distribuire agli azionisti, portandolo da 10 a 15 centesimi di franco per azione, anche a riprova di una solidità testimoniata pure dall’indice patrimoniale Common equity tier 1, salito di 310 punti base al 9,8% (le autorità elvetiche hanno fissato il 10% come obiettivo minimo da raggiungere entro il 2019). Infine il Cda ha anche varato un nuovo buy-back da 5 miliardi di franchi, per “ridurre i futuri costi di finanziamento”.