UNA SEDUTA RICCA DI DATI E TRIMESTRALI – Il calo dei jobless claims su base settimanale al minimo degli ultimi 5 anni (sole 335 mila domande di sussidio di prima disoccupazione) e i primi segnali di un possibile accordo per un aumento del tetto al debito, sia pure a breve termine, favoriscono un nuovo rialzo di Wall Street che così torna sui massimi a 5 anni, nonostante una trimestrale di Citigroup leggermente meno brillante del previsto e una di Bank of America decisamente sottotono a causa del calo del giro d’affari e delle ulteriori svalutazioni di mutui e sofferenze su credito.
INTEL NON DELUDE LE ATTESE – Così a fine giornata l’indice Dow Jones sale dello 0,63%, l’S&P500 chiude a +0,56%, il Nasdaq recupera lo 0,59% (semiconduttori: +2% con Intel che non delude le attese e chiude il trimestre con 2,5 miliardi di dollari di utile nonostante il taglio della produzione per riassorbire le scorte) e le small cap del Russell 2000 terminano a +0,91%. I T-bond perdono invece quota, col rendimento del decennale che rimbalza sull’1,88% (dall’1,81% di ieri) e quello del trentennale sul 3,07% (dal 3,01%). L’oro risale a 1687,40 dollari l’oncia (7,9 dollari più di ieri), l’argento si porta a 31,76 dollari (26 centesimi di guadagno) e il petrolio torna sui 95,23 dollari al barile (1,08 dollari sopra i livelli della vigilia).