Apertura: Borse europee in rialzo, Piazza Affari accelera

Tokyo consolida il rialzo in attesa dell’esito delle elezioni anticipate del 16 dicembre e di eventuali ulteriori misure straordinarie da parte della Bank of Japan, con l’indice Nikkei225 che si riporta a 9.545,16 yen (+0,81%), sui massimi da aprile, sfruttando la debolezza dello yen contro dollaro.  Decisamente meno brillanti Shanghai, (-0,19%) e Hong Kong (-0,09%).

Tra le blue chip giapponesi si mettono in luce Ntn, ancora Sharp, Pacific Metal e Oki Electric Industry con rialzi tra i 12 e i 5 punti a testa, mentre poco più di un punto perdono Kubata, Terumo, Mitsubishi Paper Mills e Nissan Chemical Industries.

A Piazza Affari invece dopo qualche incertezza iniziale l’indice Ftse Mib risale a quota 16.099,64 (+0,91%), l’Ftse Italia All-Share è sui 16.960,37 punti (+0,88%) e l’Ftse Italia Star oscilla in area 10.571,90 (+0,29%). Tra le blue chip italiane rimbalzano stamane Mediaset, sospinta da un buon giudizio di Exane (che alza da “underperform” a “neutral” il giudizio e a 1,4 euro il target price), Tenaris, UniCredit e Azimut, che così migliora i massimi degli ultimi 5 anni già toccati ieri, sulla scorta di previsioni più che rosee per i risultati 2012.

In deciso affondo Saipem (-10,2%) dopo il terremoto ai vertici (il Ceo Pietro Franco Tali si è dimesso ieri pomeriggio) legato ad un’indagine in corso in relazione a presunti reati di corruzione commessi nel 2009 relativamente ad alcuni contratti stipulati in Algeria. Deboli anche A2A, Autogrill, Luxottica e Telecom Italia, mentre Mps, colpita da un downgrade da parte di Standard & Poor’s (che ha portato il merito di credito a “speculative grade”, ossia “junk”, cartaccia), dopo un avvio incerto prova a recuperare terreno.

Apertura di seduta positiva anche per le principali piazze finanziarie europee che non risentono eccessivamente né della decisione, sempre di S&P’s, di tagliare a “default selettivo”  (da “CCC”) il rating sovrano greco, né dello scenario macroeconomico che resta nel complesso debole.

Dopo un’ora di lavoro il paniere Eurostoxx50 guadagna anzi lo 0,81% con titoli come Nokia (+9% dopo un accordo in Cina per il lancio del nuovo smartphone Lumia920T da part di China Mobile) Bayer e Volkswagen tra i migliori, mentre perdono terreno GdF Suez (pesante dopo l’uscita di Enel dall’accordo per lo sviluppo del nucleare di nuova generazione) e France Telecom. Tra i singoli listini Parigi segna +0,52%, Francoforte recupera lo 0,79%, Londra guadagna lo 0,26%, Madrid segna +0,54%.

Sul mercato obbligazionario, in attesa della riunione della Bce (che però dovrebbe confermare i tassi di riferimento sullo 0,75%, anche se per un 10% circa degli analisti è possibile un ulteriore ribasso) e in assenza di ulteriori aste di titoli di stato il Btp decennale guida vede rendimento mantenersi poco sopra al 4,45% (sui livelli della precedente chiusura), mentre lo spread contro Bund torna sul 3,10% (dal 3,11% di ieri sera).

L’euro tira il fiato, scivolando a 1,3056 sul dollaro e a 107,63 contro yen; il rafforzamento del dollaro pesa su oro (stabile poco sopra i 1694 dollari l’oncia) e argento (in calo di 10 centesimi a 32,86 dollari) e in parte sul petrolio, stamane attorno a 108,87 dollari al barile (il Brent) ovvero a 88,01 dollari (il Wti), pochi centesimi sopra l’ultimo fixing di ieri.

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