Milano prudente in avvio di settimana

Listini asiatici prudenti in avvio di settimana, sempre in attesa di novità sulla Grecia dalla riunione ancora in corso a Bruxelles. Quattro le ipotesi finora emerse al vaglio di Bce, Ue e Fmi: rinuncia da parte della Bce a 9 miliardi di interessi; sconto sui tassi applicati ai prestiti concessi ad Atene; allungamento delle scadenze per centrare gli obiettivi; nuovo buy back sui bond greci. In lieve calo Hong Kong e Shanghai, a Tokio l’indice Nikkei225 ha chiuso a 9.388,94 yen (+0,24%) chiudendo oltre un punto percentuale sotto i massimi intraday, con titoli come Oki Electric Industry, Pioneer, Kansai Electric Power e Chubu Electric Power tra i migliori, mentre cedono Ntn, Tokyo Tatemono e Mitsui Fudosan.

I primi movimenti in Europa sono altrettanto incerti, con l’Eurostoxx50 a -0,18% dopo i primi scambi, mentre a Parigi il Cac40 cede lo 0,21%, a Francoforte il Dax segna -0,08% e a Londra l’Ftse-100 scivola in rosso dello 0,11%. A Milano gli indici principali dopo un avvio in calo e un momentaneo recupero dei livelli della chiusura precedente oscillano poco sotto la chiusura di venerdì, con l’Ftse Mib a quota 15.591,17 (-0,29%), mentre l’Ftse Italia All-Share è indicato sui 16.457,56 punti (-0,30%) e l’Ftse Italia Star resta in area 10.423,01 (-0,16%).

Tra i titoli subito sotto la lente, Rcs Mediagroup è sospesa al rialzo a 1,386 euro per azione (+13,6%) dopo le indiscrezioni su un incontro informale tra l’amministratore delegato Scott Jovane e i membri del Cda in cui sarebbero state illustrate le linee guida del nuovo piano industriale che brevederebbe 500 esuberi, la cessione della storica sede di Via Solferino e un aumento di capitale da 450 milioni di euro. Attenzione anche a Generali che avrebbe ormai avviato le trattative per cedere la controllata Bsi – Banca Svizzera Italiana (in questo caso le attese per il nuovo piano industriale si concentrano per l’inizio del 2013). Debole Snam Rete Gas (-0,53% a 3,4 euro per azione) dopo che il Credit Suisse ha tagliato il target price da 3,8 a 3,6 euro confermando il “neutral” sul titolo a causa della discesa degli investimenti, dell’aumento del debito e del rischio che Eni proceda col collocamento del 20,6% del capitale ancora detenuto.

Sul mercato obbligazionario il Btp decennale guida vede il rendimento oscillare sul 4,76% (1 basis point più di venerdì) e lo spread col Bund tedesco riallargare al 3,35% (2 punti base sopra l’ultima chiusura) in una giornata in cui sono in programma nuove aste di titoli di stato a breve termine in Francia, Belgio e Germania, mentre non sono previste aste di emittenti “periferici”.

Poco mossi per il momento sia il mercato dei cambi, con l’euro attorno a 1,2975 contro dollaro e a 106,93 sullo yen, sia le materie prime, con l’oro a 1750,20 dollari l’oncia, l’argento a 34,16 dollari e il petrolio a 111,17 dollari al barile (il Brent) ovvero a 88,17 dollari (il Wti).

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