Non fumare la marijuana…investici in Borsa

È stato difficile per molti investitori avere la possibilità d’investire legalmente nel settore, in rapida crescita, della marijuana, ma adesso un nuovo ETF (Exchange-Traded Fund) ci permette di farlo. Per tutti coloro che credono nel potenziale del mercato della Cannabis per uso terapeutico, hanno la possibilità d’investire in Horizons Medical Marijuana Life Sciences ETF (HMMJ), il quale ha iniziato ad essere negoziato sul Toronto Stock Exchange mercoledì 5 aprile 2017.

“Con EXANTE, broker Europeo regolamentato”, recita il comunicato, “forniamo Direct Market Access a tutte le borse mondiali, inclusa la Toronto Stock Exchange, e abbiamo dato subito alla nostra clientela la possibilità di negoziare questo ETF. La possibilità d’investire nel settore della marijuana attraverso un ETF, ci permette di diversificare e quindi di ridurre il rischio specifico che si avrebbe investendo in una specifica società del settore. Ovviamente il rischio settore permarrebbe”.

L’ETF, che è basato sul North American Medical Marijuana Index, è attualmente composto da 16 società, 10 delle quali con sede in Canada. Infatti, in Canada, l’uso terapeutico di Cannabis è legale sin dal 2001 ed è attualmente il paese più sviluppato per quanto riguarda questo settore. Il mercato della marijuana per uso terapeutico, solo in Nord America, ha generato ricavi per 6,7 miliardi di dollari nel 2016, il 30% in più rispetto all’anno precedente. Addirittura per il prossimo anno, sempre in Canada, ci si aspetta la legalizzazione per l’uso ricreativo e questo può solo che rendere l’investimento in un simile ETF ancora più affascinante.

Le principali società che fanno parte di questo ETF sono: Aurora Cannabis, Insys Therapeutics, Aphria, ScottsMiracle-Gro, Canopy Growth, GW Pharmaceuticals, Zynerba Pharmaceuticals, Cronos Group, CanniMed Therapeutics, OrganiGram, Emblem Corp, Supreme Pharmaceuticals, 22nd Century Group, Emerald Health Therapeutics, ICC International Cannabis Corp e The Hydropothecary Corp. Le prime 8 società dell’elenco pesano per circa il 75% del’ETF. Ciascuna delle quali con un peso non superiore all’11% del totale.

L’ETF ha iniziato ad essere negoziato a 10 CAD e nei giorni successivi ha raggiunto l’apice di 12.40 CAD per poi ritracciare ed attualmente quota intorno 9.60 CAD. “Questo ETF ha già registrato alcuni record comparato ad altri ETF che sono stati lanciati nei mesi scorsi. Tra questi possiamo menzionare gli scambi medi giornalieri, che sono intorno al milione di quote, e le masse gestite, che hanno quasi raggiunto i 100 milioni di dollari canadesi. Dati da considerare decisamente straordinari considerando che riguardano un ETF di recente ammissione agli scambi e che replica un così ristretto gruppo di titoli”, spiega ancora la società.

Come idea di fondo, le azioni sulla Cannabis non sono più da considerare stravaganti come lo erano 4 anni fa quando il settore era ancora in fase embrionale. Sebbene il mercato sia ancora pieno di ‘penny stock’ sulla cannabis, adesso ci sono diverse società del settore con un buon potenziale di business di lungo termine. Considerando che in tutto il mondo, vengono spesi illegalmente nella cannabis circa 150 miliardi USD l’anno, con l’aumentare degli Stati che legalizzeranno la Cannabis, l’intero settore dovrebbe vedere aumentare i loro ricavi e di conseguenza, molte di queste società operanti nel settore otterranno delle performance azionarie abbastanza soddisfacenti. Non dimentichiamo che molte delle società che costituiscono questo ETF hanno già registrato aumenti dei loro corsi azionari a due cifre nell’ultimo anno.

D’altra parte, è importante considerare che molte di queste società ancora non hanno guadagni materiali, ma solo buone vendite. Ciò porta a pensare che queste azioni stiano negoziando a multipli di mercato (Price to Sales) molto elevati che si aggirano intorno a 20 (l’unico multiplo calcolabile è il Price-to-Sales che non è altro che il rapporto tra la capitalizzazione di mercato della società ed il suo fatturato più recente. Il rapporto Price-Earning non è calcolabile perché queste aziende non hanno ancora registrato utili). Questi multipli così elevati potrebbero dipendere dal fatto che il mercato stia già prezzando un eventuale ed esponenziale aumento delle vendite che ci potrebbero essere nei prossimi anni, soprattutto se dovesse essere legalizzato l’uso ricreativo.

Ad ogni modo, per coloro che volessero includere nel loro portafoglio un titolo di questo genere, che effettivamente rappresenta un settore giovane costituito da startup, devono tener conto che nei prossimi anni potrebbe succedere di tutto. Investire in un simile settore comporta la possibilità di un elevato potenziale di profitto ma al contempo anche un elevato rischio. Il settore è al cospetto dei vari governi e attualmente non vi è ancora una chiarissima regolamentazione.

Il Canada sembra un paese pioniere e l’attuale governo capace e con idee molto chiare sul futuro di questo settore. Come alcuni analisti hanno già fatto, le società appartenenti al settore della marijuana possono tranquillamente essere paragonate alle società internet che iniziarono ad operare nei primi anni 90 e che crearono la bolla speculativa delle dot.com negli ultimi anni 90. Ultimo aspetto da considerare, se si investe in questo specifico ETF, è la valuta del titolo. Questo ETF è denominato in dollari Canadesi (CAD) e quindi comporta anche un’esposizione al tasso di cambio EUR/CAD. Negli ultimi 17 anni l’intervallo di prezzo dell’EUR/CAD è stato tra 1.75 ed 1.21. Attualmente si trova ad 1.48, il quale è esattamente il punto di mezzo dell’intervallo di prezzo e questo non è di poco conto.

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