Il fintech spazzerà via il 25% delle società finanziarie

Business a rischio – Secondo i risultati di un sondaggio pubblicato oggi da PwC – che analizza la crescita delle nuove tecnologie nel settore Financial Services e il relativo impatto sul mercato – l'83% degli operatori finanziari tradizionali teme che parte della propria attività possa essere a rischio e conseguentemente perso a vantaggio di player del settore FinTech, raggiungendo la percentuale del 95% nel caso degli istituti bancari.

Il report – ‘Blurred Lines: How FinTech is shaping Financial services’ – raccoglie le risposte di 544 ceo, responsabili di innovazione, cio ed esponenti del top management di ben 46 paesi, coinvolti nella trasformazione digitale e tecnologica che attraversa il comparto del Financial Services. Gli operatori del mercato ritengono che il 23% del loro attuale business possa essere a rischio a seguito dello sviluppo del settore FinTech, che stima di potersi aggiudicare il 33% delle attività attualmente in capo agli operatori tradizionali.

I servizi bancari e di pagamento sono quelli più impattati dal settore FinTech – Il sondaggio rivela che i settori dei servizi bancari e dei pagamenti sono quelli maggiormente impattati dall’attività del settore FinTech. Gli intervistati del comparto fund transfer & payments prevedono per i prossimi cinque anni una potenziale perdita della propria quota di mercato quantificata fino al 28%, che diventa il 24% per gli operatori bancari. Questo a fronte di una perdita di circa il 22% per il settore asset & wealth management e del 21% per quello assicurativo.

Le minacce principali del settore FinTech – Due terzi (67%) delle società del settore Financial Services colloca la pressione sui margini di profitto al primo posto nella classifica delle principali minacce rappresentate dagli operatori FinTech, seguita dalla perdita delle quote di mercato (59%). Tra i principali strumenti con cui il fenomeno FinTech preme sui margini degli intervistati, attraverso la propria capacità di innovazione, figurano i progressi nella gestione dei costi operativi; come ad esempio la migrazione a piattaforme cloud-based che, oltre a diminuire i costi a monte, riduce anche i costi infrastrutturali.

Il potenziale non sfruttato e sottovalutato della blockchain da parte del settore Financial Services – La blockchain rappresenta il prossimo step evolutivo nell'ottimizzazione tecnologica dei processi di business. Secondo PwC, la blockchain potrebbe determinare un futuro competitivo radicalmente diverso nel settore Financial Services, in cui gli attuali centri di profitto verrebbero riallocati e ridistribuiti ai proprietari delle nuove ed altamente efficienti piattaforme blockchain. Ne deriverebbero non solo enormi risparmi di costo ma anche notevoli vantaggi in termini di trasparenza. Malgrado queste premesse, la blockchain è tra gli ultimi posti nelle agende dei partecipanti al sondaggio. Mentre la maggioranza (56%) ne riconosce l'importanza, il 57% afferma di essere incerto di rispondere a questa tendenza. 

Sfide per le società FinTech e gli operatori consolidati – Secondo il sondaggio PwC la forma più diffusa di collaborazione con le FinTech è quella di una joint partnership (32%): le società di servizi finanziari non sono pronte a scommettere né a investire completamente nella tecnologia FinTech. Alla domanda su quali siano le sfide cui ci si trova di fronte nel trattare con le società FinTech, il 53% delle aziende consolidate cita la sicurezza IT, l'incertezza delle regolamentazioni (49%) e le differenze nei modelli operativi (40%). Viceversa, nel caso delle società FinTech, le prime tre sfide nel relazionarsi con le aziende di servizi finanziari tradizionali si manifestano nelle differenze di gestione e cultura (54%), nei processi operativi (47%) e nell'incertezza normativa (43%). Considerata la rapidità dello sviluppo tecnologico, le aziende tradizionali consolidate non possono permettersi di ignorare il settore FinTech. Eppure, il nostro sondaggio dimostra che una quota non trascurabile di aziende (25%) ancora non tratta con le società FinTech. Al passo sostenuto con cui avanza il cambiamento, caratterizzato da intervalli sempre più rapidi, nessuna impresa di servizi finanziari può permettersi di dormire sugli allori.”

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