Piazza Affari chiude in ribasso. Brillanti Mps e popolari

Piazza Affari ha chiuso in ribasso una seduta dominata dall’estrema volatilità delle quotazioni del petrolio. I ministri di Arabia Saudita, Russia, Qatar e Venezuela hanno deciso di congelare la produzione di petrolio sui livelli di gennaio. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha chiuso con un ribasso dello 0,49% a 16.957 punti.

SCIVOLA TELECOM ITALIA – Nel comparto bancario gli acquisti sono piovuti sul Montepaschi, che ha mostrato un balzo del 12,06% a 0,562 euro, e sulle popolari: Banco Popolare ha guadagnato il 3,43% a 7,975 euro, Ubi Banca il 5,04% a 3,498 euro, Popolare dell’Emilia Romagna il 4,85% a 4,834 euro. Scivolone di Telecom Italia (-6,44% a 0,82 euro) che ha reagito male ai riscontri 2015 diffusi questa mattina insieme al nuovo piano strategico 2016-2018. Telecom Italia ha chiuso il 2015 con ricavi consolidati preliminari a 19,7 miliardi di euro, in calo dell’8,6% rispetto all’esercizio 2014. Sotto le attese l’Ebitda che nel 2015 si è attestato a 7 miliardi di euro, in calo del 20,7% rispetto al 2014 e con un’incidenza sui ricavi del 35,5% (40,7% nell’esercizio 2014). Il consensus degli analisti era per un Ebitda a quota 7,5 miliardi. Il nuovo piano al 2018 vede investimenti per quasi 12 miliardi in Italia. Il rapporto debito/Ebitda dovrebbe scendere al di sotto di 3x a fine piano nel 2018.

AUTO IN RIALZO – Settore petrolifero a due velocità: Eni ha perso lo 0,75% a 11,85 euro, mentre Saipem è avanzata dell’1,98% a 0,309 euro facendo sapere di aver concluso in anticipo l’offerta dei diritti di opzione legati all’aumento di capitale non esercitati. Male FCA (-1,58% a 5,585 euro) nonostante a gennaio abbia venduto in Europa 72.600 autovetture, il 14,5% in più rispetto allo stesso mese dello scorso anno. A livello geografico le immatricolazioni sono aumentate in quasi tutti i principali Paesi europei, in particolare in Italia (+19,7%) e in Spagna (+18,7%). In crescita tutti i marchi del gruppo FCA: Jeep ha segnato un +32,6%, Fiat e Alfa Romeo +13,9%, Lancia +2,3%.

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