Chesapeake cade su voci di ristrutturazione debito

CHESAPEAKE ENERGY CROLLA A WALL STREET – Nuova prova della fragilità dei mercati: Chesapeake Energy, gruppo statunitense specializzato nello sfruttamento di giacimenti di gas naturale che in questi mesi ha già licenziato personale e azzerato i dividendi nel tentativo di preservare flussi di cassa in rapido calo, ha perso fino al 51% a inizio seduta a New York dopo il diffondersi della voce che Kirkland & Ellis avrebbe ottenuto un mandato per assistere l’azienda a elaborare un piano di ristrutturazione del debito.

VOCI DI RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO – Il debito di Chesapeake Energy (che negli ultimi 12 mesi ha visto le quotazioni calare del 93% a Wall Street) ammonta a 9,8 miliardi di dollari. In una nota ufficiale l’azienda ha smentito poco fa di aver intenzione di ricorrere ad una procedura di bancarotta, ma la notizia non rassicura per il momento il mercato, visto che le difficoltà in cui si trova il produttore di shale gas naviga in cattive acque da tempo e se le quotazioni del gas naturale non risaliranno difficilmente sarà in grado di risollevarsi in borsa.

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