L’oro nero non brilla più, Wti cala a 36 dollari al barile

IEA VEDE NERO PER IL PETROLIO – Se l’Opec non taglia, e non pare in alcun modo intenzionato a tagliare, la sovrapproduzione di petrolio continuerà a mantenere i prezzi sui livelli attuali almeno fino alla fine del 2016 secondo le previsioni dell’Iea (Agenzia internazionale per l'energia) che stamane ha anche annunciato come l’incremento produttivo da parte dell’Iraq ha più che compensato il modesto calo della produzione dell’Arabia Saudita, portando l’Opec a toccare un nuovo record produttivo in novembre.

NUOVI CALI PER L’ORO NERO SUL MERCATO – Risultato: i prezzi del greggio vedono oggi nuovi ribassi con il future sul Wti texano a poco più di 36 dollari al barile e quello sul Brent del Mare del Nord a 38,76 dollari. Il ribasso pesa naturalmente su tutte le principali società quotate del settore a Wall Street come in Europa, e deprime più in generale gli indici azionari anche perché induce un generalizzato ribasso di tutte le materie prime dal gas naturale ai coloniali. Unica eccezione sono almeno in parte i metalli preziosi, con l’oro che oscilla a 1.074,6 dollari l’oncia (2,6 più di ieri) e l’argento a 13,94 dollari (17 centesimi sotto l’ultimo fixing).

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!

Tag: